L'opinione
di Enrico Pilia
Piazza San Benedetto è senza dubbio una cartolina della città. Oggi più di prima, dopo la rivisitazione realizzata dal Comune. Nel cuore del quartiere, è soprattutto di notte che si può apprezzare il progetto “scenografico”, con quelle tinte forti - il rosso dell'asfalto, il bianco della pietra e il verde del prato e delle piante - che si miscela col giallo ocra delle facciate, tonalità creata dai fanali dell'illuminazione pubblica. È cambiata l'immagine, è cambiata anche la circolazione stradale, con la rotonda che impone un nuovo modo di affrontare curve e incroci.
Sulla piazza, punto di passaggio obbligato verso il mercato dei cagliaritani, insistono quindici attività commerciali. Ci sono i negozi, le botteghe, i caffè eleganti. Tutti, nessuno escluso, aspettavano la fine dei lavori - cominciati nel luglio dell'anno scorso - per dare un giudizio. L'operazione di abbellimento della piazza è costata circa 250 mila euro, il risultato finale è esteticamente di pregio, ma le critiche non mancano. E anche feroci: «All'interno manca l'illuminazione, le uniche luci si riflettono sulla strada, è impossibile accedere all'area verde e quindi da settimane nessuno se ne occupa». La verità è che il codice della strada, in presenza di una rotonda, impone l'abolizione dei parcheggi. La sosta senza regole, tollerata a giorni alterni dalla polizia municipale, regalava ai commercianti un giro di clienti mordi e fuggi ma vitale per il bilancio. Oggi non è possibile fermarsi, neanche per trenta secondi. Novità mal digerita dai negozianti, che propongono un armistizio del traffico: «Veniteci incontro». Parola al Comune.