Consiglio
Il Comune non deve fare i conti solo con i pesanti tagli agli enti locali del presente e del futuro. In Aula ieri sono stati deliberati debiti fuori bilancio per oltre un milione e 700mila euro. Espropri non corretti, prolungate sospensioni di lavori nei cantieri e mancati pagamenti: sei distinte vicende con sei relativi conti da pagare. Per questa costosa eredità, cresciuta nel tempo, è arrivato il momento di saldare il conto. E in Aula non sono mancate le polemiche tar maggioranza e opposizione sulla crescita nel tempo di certi ebiti. Il più ingente è quello da 1,4 milioni per i terreni di Monte Urpinu sottratti alla famiglia Sardagna. Il totale dell’espborso è arrivato a più di 7 milioni e mezzo, una cifra enorme che, come ha sottolineato il presidente dela commissione Bilancio Claudio Cugusi è frutto degli errori del passato. Una causa che è partita nel 1984 ha portato all’obbligo di sborsare 144mila euro alla famiglia Abis per un esproprio irregolare fatto in un’area di Via Tuveri. 84mila euro devono essere pagati alle cooperative che si sono occupate dell’accoglienza di minori stranieri per conto dell’assessorato alle Politiche sociali. Altri 60mila euro vanno alla ditta Puddu costruzioni per la forzata interruzione dei lavori in via Caboni, con l’annullamento della concessione edilizia da parte del Comune. La rottura di una canaletta stradale che nel 1997 ha provocato infiltrazioni in un garage, visto che la riparazione è arrivata sei anni dopo, costa 35mila euro alle casse del Comune a vantaggio di Franco Puddu. Il debito minore saldato con la votazione di nierin riguarda 10mila euro a favore dell’agen - zia Obiettivo lavoro. La seduta si è chiusa con una polemica su un video sui disagi a Santa Teresa che Gianni Chessa dell’Udc voleva mostrare, dopo qualche battibecco la mozione con ausilio delle immagini è saltata.