Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Prime tensioni in maggioranza sull’urbanistica

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 gennaio 2012

IN CONSIGLIO

 

Il Consiglio comunale comincia l’anno nuovo dall’Urbanistica. Una partenza col botto che ha portato all’approvazione di un intervento edilizio in via Milano. Con molti malumori nella maggioranza e l’astensione dei due consiglieri dell’Italia dei valori Giovanni Dore e Nando Secchi e dell’esponente Pd Claudio Cugusi. Alla fine 29 voti favorevoli e 10 astenuti hanno dato il via libera del Consiglio alla costruzione nello sterrato all’incrocio tra via Milano, via Ravenna e via Taranto, a pochi passi dalla Basilica di Bonaria. È una delle tante aree inizialmente destinate a verde e servizi che la precedente amministrazione ha trasformato in BS3*, dove i privati possono costruire ma devono riservare una parte dell’intervento alla collettività. Una linea che ha sempre trovato la dura opposizione di chi ora si trova a doverla approvare. Un clima mesto e sofferente ha accompagnato le dichiarazioni di voto dei consiglieri che si sono trovati “obbligati ”a votare turandosi il naso. Invece Idv e Cugusi hanno proposto di trovare soluzioni alternative al via libera al cantiere. A dare una spinta alla pratica è stata una diffida ricevuta nei giorni scorsi dagli uffici del Comune che, visto il rischio di pagare penali con le casse quasi vuote. «Abbiamo fatto battaglie quando eravamo all’opposizione - ha spiegato l’assessore Frau - e ora dobbiamo mettere la firma su quele pratiche portate avanti da altri. Ora abbiamo affrontato questo caso, ma ce ne troveremo altri, e ogni volta dovremo adottare lo stesso criterio». Le parole di Frau sono state apprezzate da tutti, ma resta il peso dell’astensione di tre esponenti della maggioranza. Dopo che il consigliere Pd Claudio Cugusi ha annunciato la sua decisione di astenersi ha preso la parola il capogruppo dello stesso partito Davide Carta annunciando il voto favorevole del Pd. «Questo non sarà l’unico boccone amaro, ce ne saranno degli altri - ha concluso l’asses - sore Frau - noi facciamo il nostro dovere, lasciamo le chiacchiere a chi si diverte con le chiacchiere».

M.Z.