La fotografia del direttore della Caritas don Marco Lai
«La povertà aumenta, anche quella estrema, lo vediamo ogni giorno sia alla mensa che nel centro antiusura». Don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana, lo scandisce a chiare lettere. «Cagliari non è assolutamente al riparo. Siamo passati da 300 a 500 pasti distribuiti: nell'ultimo anno ne abbiamo distribuito 40 mila in più».
È un osservatorio preciso, quello del sacerdote, che ai freddi numeri contrappone anche i volti delle tante persone che si rivolgono ai centri diocesani. «Abbiamo avuto 400 persone che si sono rivolte quest'anno al nostro sportello antiusura, capite che significa? È un numero enorme. Le 52 pratiche evase hanno permesso di erogare 740 mila euro, il doppio rispetto a cinque anni fa». La fotografia dei nuovi poveri è disarmante: non più solo disoccupati, ma anche lavoratori dipendenti e dipendenti pubblici, sprofondati nella disperazione a causa di imprevisti. «I nuclei più esposti sono quelli che non hanno accesso al credito», ha precisato don Marco, «tanti pensionati o giovani con lavori sottopagati o part-time: persone a cui le banche non offrono prestiti. A quel punto, basta un imprevisto per crollare: una malattia, una multa, oppure un semplice conguaglio delle bollette». Ad alto rischio sono i separati. «Da qualche anno si stanno creando stanze per queste persone: uomini che hanno anche un lavoro, ma che con la separazione devono pagare il mutuo e mantenere i figli assegnati alla moglie. Ne ho visto parecchi dormire anche in auto». ( fr. pi. )