Polemica al Comune. Il centrosinistra chiede il cambio del nome per Terrapieno Endrich e piazzale Sorcinelli: «Hanno avallato azioni squadriste»
CAGLIARI.
«Via dalle strade i nomi dei fascisti». Scoppia la polemica nel consigliocomunale del capoluogo. Nel mirino ci sono il piazzale intitolato a Ferruccio Sorcinelli e il Terrapieno che oggi porta ilnomedel podestà e senatore missino Enrico Endrich. Ad accendere la miccia un ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Marco Murgia, del Pd, ma sottoscritto da tutti i consiglieri della maggioranza, sul nuovo regolamento della toponomastica. Il documento chiede, oltre all’introduzione del bilinguismo (sardo/ italiano) nelle targhe cittadine, il divieto di intitolare luoghi pubblici a persone che abbiano avuto ruoli nel partito fascista. La mozione sarà discussa in una delle prossime sedute del consiglio. «Proporremo la retroattività del provvedimento», spiega Enrico Lobina, Federazione della Sinistra, «in riferimento al terrapieno di viale Regina Elena intitolato all'ex podestà cagliaritano Enrico Endrich e alla piazza intitolata all'industriale Ferruccio Sorcinelli nel quartiere di Sant'Avendrace vicino al liceo Siotto Pintor. Entrambi questi personaggi», accusa, «sono stati esponenti di primo piano del Partito Nazionale Fascista durante gli anni del regime, avallando molte e gravi azioni di repressione squadrista mai rinnegate. Lo stesso statuto del Comune di Cagliari », conclude, «stabilisce che l'azione del Comune deve essere improntata a promuovere i valori della pace e della non violenza ». Pronta la replica dell’opposizione. «È una cosa inquietante », attacca Anselmo Piras, del Pdl, «perché crea tensione in un momento in cui c’è bisognodi tranquillità. Sinceramente non me l’aspettavo. A questo punto gli ex fascisti potrebbero chiedere di cambiare il nome a piazza Gramsci». «Politica da osteria, sono cose da poveracci fatte con poca intelligenza», rincara la dose Gennaro Fuoco, Fli, «sia Sorcinelli, che Endrich, uomo, peraltro, di grande cultura, hanno fatto la storia della città».