Nomi sbagliati e personaggi dimenticati nella toponomastica cittadina
Tra le idee una strada per il giorno dello scudetto
Vedi la foto
Nel mirino sono finiti Enrico Endrich e Ferruccio Sorcinelli . Ma, a dire il vero, l'ex podestà e l'industriale di origini aretine non sono gli unici fascisti ricordati dalla toponomastica cittadina: c'è spazio anche per Vittorio Tredici ; a salvarlo dall'oblio il fatto che il podestà di Cagliari per due anni, durante l'occupazione nazista di Roma, salvò una famiglia di ebrei, azione che gli valse il titolo di “Giusto tra le nazioni”. E non sembrano rischiare l'anonimato neanche due aviatori, legatissimi a Italo Balbo, Stefano Cagna (a cui è intitolata una via nella zona dell'Amsicora) e Mario Aramu (la piazza tra via Dettori e via Baylle).
Sono passate indenni durante i vent'anni di centrodestra anche le strade dedicate a uomini di sinistra: nessuno ha toccato piazza Antonio Gramsci e piazza Emilio Lussu ; anzi, nel 2004, a Pirri fu intitolata una via ad Enrico Berlinguer .
LE “CANCELLAZIONI” Se qualcuno se la prende con i fascisti, altri vorrebbero la cancellazione di tutte le strade intitolate alla dinastia dei Savoia (a proposito, la piazza omonima, pur nota a tutti, non esiste nello stradario ufficiale). Difficile, però, pensare che possano sparire il largo Carlo Felice , i viali Regina Elena e Regina Margherita , il corso Vittorio Emanuele (soltanto per citarne alcuni). Certo è che la storia non ricorda quella dinastia come “amica della Sardegna”. Legato, in qualche modo, ai sabaudi anche Alberto La Marmora a cui è intitolata una via di Castello: generale, scienziato e parlamentare, non verrà mai cancellato. In compenso, subisce l'onta del nome sbagliato negli stradari cittadini ( Lamarmora ). A proposito di nomi sbagliati, il Santo Sepolcro è diventato piazza San Sepolcro .
LE PROPOSTE Un errore che si cerca di correggere attraverso una raccolta di firme è quello relativo a via Portoscalas ; in realtà, il nome corretto dovrebbe essere Porta Scalas. La petizione di alcuni cittadini chiedeva anche di intitolare qualche arteria cittadina anche alla giornalista russa Anna Politkovskaja e all'ecologista Alexander Langer . Negli anni scorsi, fu proposto anche di dedicare una via ad Aldo Scardella , lo studente universitario morto in carcere da innocente nel 1986.
I PROBLEMI Idee interessanti. Che, però, incontrano problemi seri: ormai non ci sono più strade senza nome. Certo, si potrebbe cambiare quello esistente: al Quartiere del Sole ci sono le strade dedicate ai venti (via Tramontana , via Ostro , via del Sestante ) che potrebbero essere “sacrificate”. Allo stesso modo, sotto Monte Urpinu ci sono le vie dedicate agli uccelli che hanno poco significato: tra l'altro, in tanti confondono via dei Piccioni con via Antonio Giovanni Piccioni (a Villanova). Ma cambiare nome significa, per esempio, dover rifare tutti i documenti dei residenti. Un fastidio mica da poco che costrinse l'ex sindaco Emilio Floris a rinunciare all'idea di cambiare il nome della prima parte di viale Cimitero .
LA CULTURA Eppure è necessario intervenire. Anche perché ci sono tanti personaggi che non sono ricordati dalla toponomastica: incredibile, per esempio, che non ci sia una via Nanni Loy o una strada dedicata ad Antonio Romagnino o ad Angelo Romero . Ma le richieste giungono anche da altre parti: i cattolici vorrebbero una strada dedicata alla suora Giuseppina Nicoli . E qualcosa da dire hanno anche gli sportivi: in Municipio circola sempre più insistentemente l'idea di creare una via 12 aprile 1970 (il giorno in cui il Cagliari conquistò lo scudetto). E qualcuno vorrebbe ricordare anche l'allenatore Manlio Scopigno o il difensore, scomparso recentemente, Mario Martiradonna .
Marcello Cocco