La toponomastica terreno di confronto tra gli schieramenti politici in città dopo la mozione della maggioranza
CAGLIARI. La polemica politica continua a passare anche per la storia, e in questo caso per la toponomastica. A metà dicembre il consigliere comunale della Federazione della sinistra Enrico Lobina si è fatto promotore di una mozione, sui nuovi indirizzi per la toponomastica, firmata da tutti i consiglieri di maggioranza che alla fine impegnava il sindaco, nella reazione del nuovo regolamento, e prevedere il divieto ad attribuire ai luoghi pubblici denominazioni «riferite a persone che abbiano avuto ruoli di primo piano nel Partito Nazionale Fascista». Una mossa che ha creato stupore in quella parte della città che vedeva nell’attribuzione a due noti esponenti del Ventennio, il podestà Enrico Endrich e il secondo proprietario dell’Unione Sarda Ferruccio Sorcinelli, una forma di “compensazione” per l’oblio nel quale erano cadute queste e altre figure delfascismo locale. Alla mozione risponde il segretario regionale della Destra Antonio Piu. «Sabato prossimo, in occasione della visita del segretario nazionale Storace, ricorderà Endrich, podestà ed ex senatore dimessosi da deputato in segno di protesta dopo l’approvazione della legge che riconosceva il vitalizio ai politici. In tempi di crisi economica e denunce contro i privilegi della Casta, ancora una volta i migliori esempi arrivano dal passato, anche da quel Ventennio che, piaccia o non, è a pieno titolo un pezzo della storia d’Italia».