Mentre tenta di salvare l’Italia, Monti salva il Poetto. Per baretti, stabilimenti, ombrelloni e le sdraio non esistono più stagioni. L’assessorato regionale agli Enti locali ha recepito il decreto Monti e tolto i vincoli temporali alla stagione balneare. Quelli sfruttati dal Comune di Cagliari per far chiudere i chioschi rimasti aperti dopo la demolizione degli altri.
L’ordinanza regionale fissava la durata della stagione balneare dall’inizio di maggio alla fine di settembre, ora è arrivata la modifica dell’assessore agli Enti locali e i titolari di concessioni demaniali per attività turistiche balneari potranno aprire per tutto l’anno. «Questo provvedimento, in adeguamento alle disposizioni sulla liberalizzazione degli orari e dei periodi di apertura delle imprese turistico balneari contenuto nel decreto Salva-Italia e nella nuova Legge comunitaria - ha spiegato Nicola Rassu - permetterà di incentivare e promuovere il rilancio delle attività turistiche nei litorali sardi, considerata anche la posizione strategica dell’Isola e il favorevole clima che può permettere di ampliare a tutto l’anno l’economia legata alla fruizione dei litorali con particolare riferimento alle spiagge urbane ».
Coi limiti temporali è stata spazzata via anche la burocrazia: chi ha una concessione in spiaggia, se vuole mantenere l’attività aperta per dodici mesi all’anno, dovrà semplicemente fare una comunicazione al Comune di competenza o ai servizi Demanio e Patrimonio dell’assessorato agli Enti locali. «La destagionalizzazione delle attività economiche e turistiche nelle spiagge sarde - ha concluso l’assessore Rassu può da un lato rilanciare l’economia delle attività già presenti, dall’altro assicurare lo sviluppo di nuove che sappiano offrire ai cittadini e ai turisti un servizio adatto durante tutto l’arco dell’anno».