STASERA AL LIRICO
di ANNA BROTZU
La Befana è sarda!» Sarda? «Sì, di Morgongiori ». Parola di Jacopo Cullin, protagonista stasera alle 21 al Teatro Lirico di Cagliari con “Non ricordo nulla!”, ironico e surreale one-man-show con l'eccellente “spalla” Gabriele Cossu («un amico vero») e un trio di musicanti-Re Magi (Giovanni Mameli alla chitarra, Maurizio Congiu al contrabbasso e Marco Gallus al violino con la voce di Stefania Secci) ma soprattutto i suoi vari alter ego in un affollato, scenografico Caffè. Quindi, l'ha incontrata? «La conosco bene, non è così brutta come la dipingono, e neppure così “anziana”: in realtà ha 24 anni, si è fermata lì, ha smesso di crescere» sostiene Cullin, « simpatica ma dispettosa: ame ha portato sempre carbone, e quello di zucchero è pure peggio, cadonoi molari a coppie: troppa dolcezza uccide». Epifania nell'Isola per l'artista cagliaritano: dopo l'esordio nuorese martedì, il tour proseguirà al Teatro Comunale di Mogorodomani alle 18 con Tragodia e sabato alle 21 al Garau di Oristano.
L'istrionico creatore di personaggi come l'ineffabile Salvatore Pilloni, ovvero Mario l’uomo delle pulizie con problemi di meteorismo, Nanni l'uomo riccio e Angioletto bidd'e proccu o il mitico Signor Tonino papà di un 44enne che risponde al nome (e richiamo) di “Oh Roooooberto!”, colpito da un «vuoto di memoria», verrà visitato dai «soliti tipi strani». Icone di una Sardegna ai limiti del possibile - «io non invento nulla, mi ispiro a gente che ho incontrato, magari in tournée, come “l'uomo del miele”» svela Jacopo Cullin, che i suoi alter ego li ha portati anche oltreoceano con i famosi “messaggi” al (futuro) sindaco di Cagliari, per non dire delle incursioni del Signor Tonino al Mercato di San Benedetto. «Ridere fa bene, e dopo il successo all'Anfiteatro in Fiera con 5mila persone, il Lirico già quasi sold out e il pubblico che affolla i teatri sono un bel segno d'affetto ma forse anche il segnale che la gente ha ancora voglia di divertirsi» ricorda l'attore.Unacarriera tra Roma – con l'Actor's Center diretto da Michael Margotta – e New York. E la “sua” Sardegna: «Soffro lo sfasamento, la sindrome del migrante, a New York vorrei essere a Roma, lì vorrei essere a Cagliari, da qui sogno l'America: non vedi l'ora di partire ma quando arrivi sei già stanco». Progetti? «Uncortometraggio di cui ho scritto la sceneggiatura, a Cagliari in primavera». E la tivvù? «Per ora è tutto in sospeso, ho fatto qualche amichevole incursione con i Lapola». Cinema? «Resta il mio sogno, la mia vera passione». Prossimi impegni? «In giro per la Sardegna con la Befana, per vederla venite a teatro».Eal sindaco Zedda cosa porterà la vecchia? «Un sacco di sabbia del Poetto».