Forse a maggio si vota
Anche l'ultimo passaggio è stato fatto. La Giunta regionale, infatti, ha decretato lo scioglimento del Consiglio provinciale.
Il provvedimento, varato ieri mattina dall'esecutivo guidato da Ugo Cappellacci, si è reso necessario in base alla legge regionale 13 del 2005 e agli articoli 53 e 141 del decreto legislativo 267 del 2000, dopo la recente decadenza del presidente Graziano Milia.
La Giunta isolana ha deciso in questo modo di dare attuazione a quanto previsto dall'art.53 del decreto 267/2000, che stabilisce che il Consiglio e la Giunta provinciale resteranno in carica fino al primo turno elettorale utile e cioè, presumibilmente, a maggio-giugno 2012, anche se in Regione ancora non si è discusso di questo argomento in particolare.
Sino alle nuove elezioni, le funzioni del presidente della Provincia sono svolte dalla vicepresidente Angela Quaquero, che nell'ultimo anno e mezzo in cui Milia è stato presidente della seconda istituzione sarda ha ricoperto anche il ruolo di assessore alle Politiche Sociali, e che il giorno in cui l'assemblea provinciale ha preso atto della decadenza dell'ex sindaco di Quartu, aveva espresso solidarietà all'ex presidente, chiarendo che l'esecutivo avrebbe proseguito sulla strada del programma presentato da Milia nel corso dell'ultima campagna elettorale.
Ci sono ancora ombre, tra l'altro, sulla forma che assumerà la Provincia dopo la rivoluzione prevista dall'ultima manovra nazionale del governo Monti.
«È allo studio da parte della Giunta - spiega l'assessore degli Enti Locali Nicola Rassu - un organico disegno di legge sull'ordinamento delle autonomie locali, che verrà definito con la concertazione e la più ampia condivisione con le forze istituzionali e politiche e con le rappresentanze degli enti locali, salvaguardando la specificità dei Comuni e delle Province della Sardegna». (p.c.c.)