Alcuni manager accusano: scelte poco chiare dell'amministrazione
Il Comune: «Tutti gli atti pubblicati sul web»
Erano circa centomila euro, una cifra che, in tempi di vacche grasse, non avrebbe destato alcun interesse. Ma i novantamila euro spesi per dal Comune per il “Capodanno diffuso” hanno fatto nascere alcune polemiche. Da parte, ovviamente, di quegli operatori che, dopo aver presentato la manifestazione d'interesse, sono stati esclusi. Qualche mugugno su questo o quel dettaglio da parte di operatori che decidono di restare anonimi. E accuse pesanti lanciate da Andrea Caldart che ha affidato alla rete la sua protesta.
LA LETTERA Nel suo blog, l'organizzatore pubblica una lettera aperta inviata al sindaco Massimo Zedda. Accusa l'amministrazione comunale di scarsa trasparenza: nella notifica degli esiti della manifestazione di interesse alla quale gli organizzatori hanno partecipato; nella scelta di un direttore tecnico al di fuori della stessa manifestazione d'interesse; nel fatto che la determina con la manifestazione d'interesse fosse distinta rispetto a quella che individuava il direttore tecnico. Lui, insieme ad altri, è rimasto fuori dalla scelta fatta dai dirigenti del Comune. E mostra tutta la sua indignazione.
L'AMMINISTRAZIONE Accuse che, ovviamente, non risultano gradite in via Roma. A rispondere è Alessandro Cossa, dirigente del Turismo (le determine sono dei dirigenti mentre gli organi politici ed esecutivi fanno delibere). «L'amministrazione comunale», spiega, «ha pubblicamente deciso la linea da seguire e lo ha fatto con rigore e trasparenza: un “Capodanno diffuso”, coordinato da una direzione tecnica. I brillanti risultati confermano la bontà della scelta. Gli atti sono chiarissimi e pubblicati da subito nel sito del Comune».
LE ACCUSE Nel dettaglio, le accuse vengono smontate una per una. «Solo un soggetto ha conosciuto l'esito tramite raccomandata: aveva dato una mail sbagliata». La figura del direttore tecnico? «Sono utilizzati fondi residui dai bilanci precedenti e potevamo seguire soltanto una strada, quello che abbiamo scelto, per individuare questa figura». Tra l'altro, con 25 mila euro, il Comune ha potuta affidare alla S&M una serie di compiti complessi (dalla verifica dei palchi all'attività di promozione al coordinamento vero e proprio). E questa figura non poteva rientrare; spiega, nella prima determina perché si tratta di un rapporto fiduciario.
I CONTI Tutto, affermano al Comune, è stato trasparente. A cominciare dalle cifre spese: ai 24.793 euro (più iva) si devono aggiungere i 7 mila (iva inclusa) dati a Teatro Dallarmadio per il bastione di Santa Croce, i 10.800 a Roots per piazza Dettori, i 9.240 ad Art & Concerti per piazza Yenne, i 13.860 a Shannara per piazza Savoia e i 9.240 a Theatre en vole per lo spettacolo itinerante.
Marcello Cocco