COMUNE Il sindaco descrive i sette mesi in cui ci sono state tre manovre finanziarie che hanno ridotto di 31 milioni il budget «Abbiamo eliminato sprechi per 22 milioni, ne mancano altri 9» di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it n Sette mesi fa Massimo Zedda ha portato il centrosinistra alla guida del Comune. Da allora ci sono state tre manovre finanziarie e il sindaco fa il suo primo bilancio di fine anno, dopo aver augurato ai familiari di Rossella Urru di riabbracciare la volontaria rapita. «Abbiamo tagliato i costi, senza incidere sui servizi, per 22 milioni di euro, ma la manovra produce tagli per 31 milioni, tra riduzioni di trasferimenti e blocco della spesa per il patto di stabilità. I nostri uffici stanno lavorando per recuperare i 9 milioni che mancano, sempre senza intaccare i servizi». Zedda ha ricordato che a marzo sarà ultimato il trasferimento in strutture pubbliche degli uffici in cui il Comune era in affitto.
TRASPORTI E AREA VASTA Il sindaco si è soffermato sui problemi dei trasporti e della mobilità, ribadendo l’importanza della metro e della collaborazione con i Comuni dell’hinterland. «Abbiamo approvato le linee guida del Piano strategico intercomunale dell’Area vasta, che non si riuniva dal 2006 - ha spiegato - perché non è possibile ragionare sula città senza coinvolgere gli altri centri soprattutto per quanto riguarda la mobilità, l’ambiente, l’urbanistica e i servizi come la raccolta differenziata. Registriamo 200mila veicoli in ingresso al giorno e tutti i Comuni dell’Area vasta hanno interesse perché la metro leggera colleghi piazza Repubblica con piazza Matteotti e vengano ultimati i collegamenti con il Policlinico e Settimo San Pietro». Nel frattempo verrà attivato un Brt (Bus rapid transit), un bus veloce che collegherà piazza Repubblica e piazza Matteotti. Il sindaco ha annunciato anche parcheggi per residenti e una rotatoria al posto del semaforo tra via Peretti e via Piero della Francesca. «Per la 554 l’eliminazione del primo semaforo è stata un successo e quella è la strada da seguire, anche lì è fondamentale la collaborazione tra Comuni per metterla in sicurezza e renderla più scorrevole». Anche la rivoluzione di viale Marconi, annunciata dall’assessore al Traffico Mauro Coni è più vicina: «Lo studio è quasi finito, serve una fase di sperimentazione soprattutto per l’introduzione del senso unico. Di sicuro verrà realizzata una rotatoria sotto l’Asse mediano, per permettere un facile e sicuro accesso da viale Marconi». Il sindaco, partendo dal progetto appena approvato per il campus dell’Ersu ha parlato della collaborazione con l’Un i ve rsità. «Ci sono 5 milioni a disposizione per l’ex convento di fronte al Rettorato e saranno realizzate residenze e servizi per gli studenti, perché una città universitaria deve collaborare con l’Ateneo, è un apporto fondamentale per i progetti di sviluppo della città». Per l’Anfiteatro il Comune aspetta le indicazioni della soprintendenza. «Poi partirà il concorso internazionale di idee, che è una formula vincente come dimostra la partecipazione di specialisti a progetti per la Galleria comunale d’arte dei Giardini pubblici». Al termine della conferenza stampa di fine anno non c’è stato spazio per il regalo delle bottiglie magnum di vino della gestione Floris. Il sindaco ha mostrato la sua busta paga di dicembre: 2.076 euro netti
CAPODANNO NIENTE STOP AI BOTTI «APPELLO ALLA RESPONSABILITÀ»
Tanti Comuni stanno vietando i botti di fine anno. Ma, dopo l’addio al concertone in piazza e l’arrivo del Capodanno diffuso, almeno fuochi d’artificio e petardi sopravvivono all’austerity. Il sindaco si è rivolto ai cittadini facendo un appello al loro «senso di responsabilità perché i festeggiamenti per l’arrivo del 2012 siano all’insegna della loro incolumità e di quella degli animali che vivono nella nostra città. Ho scelto di non firmare ordinanze urgenti contro i botti illegali perché vietare la vendita di qualcosa che è già vietato mi sembra un atto pleonastico». Questo il messaggio che accompagna gli auguri di buon anno del sindaco.
STADIO CELLINO DEVE DECIDERSI «IL SANT’ELIA NON SI DEMOLISCE»
«Finchè non sappiamo cosa decide di fare il Cagliari non possiamo decidere sul futuro del Sant’Elia - ha detto Massimo Zedda - per noi è fondamentale sapere se il calcio resterà la destinazione principale oppure diventerà uno dei tanti sport che saranno praticati nella struttura». Il sindaco ha ammesso che preferirebbe che il Cagliari continuasse a giocare in città, ma che il privato è libero di scegliere dove portare la squadra. «Di sicuro il Sant’Elia non posso e non voglio abbatterlo. Tra un anno scade la convenzione col Cagliari, bisogna decidere in base alle scelte della società, ma di sicurò tornerà nella disponibilità dei cittadini»