Sono state consegnate ieri alla cancelleria della Corte d’Appello di Cagliari le trentamila firme raccolte dal Movimento Referendario Sardo a sostegno della richiesta di dieci quesiti regionali per l’abolizione delle Provincie, l’elezione diretta del presidente della Regione, la riduzione a 50 del numero dei consiglieri regionali e la creazione di un’assemblea costituente per riscrivere lo Statuto sardo. I rappresentati del Movimento, guidati dai Riformatori Pierpapolo Vargiu e Massimo Fantola, hanno depositato gli scatoloni contenenti le firme che ora passeranno al vaglio dell’Ufficio regionale del referendum. L’obiettivo - ha spiegato Vargiu - è avere entro la fine di gennaio il decreto del presidente della Regione che indice il referendum. «Abbiamo accelerato i tempi della consegna delle firme - ha detto - proprio per arrivare in tempo per indire il referendum a maggio, in concomitanza con le amministrative e il voto sul porcellum, in modo da non aggravare i costi della Regione». All’iniziativa hanno aderito oltre 100 sindaci, 240 Consigli comunali ed esponenti dei vari partiti, da destra a sinistra.