IL CONSIGLIO Approvata la delibera che dichiara decaduto l’ex presidente, sostituito dalla vice: «Avanti col programma»
La seduta era stata convocata per approvare la delibera che rende ufficiale ciò che ormai era già certo da giorni, ovvero la decadenza da presidente della Provincia di Graziano Milia. Ma per il clima che si respirava nell'aula del consiglio in piazza Palazzo, sembrava di assistere ad un'anticipazione del saluto all’istituzione che il governo Monti sembra deciso a cancellare. In attesa delle decisioni che potrebbero arrivare da Roma, la presidenza della Provincia è ufficialmente nelle mani della ormai ex vicepresidente Angela Quaquero che ha assicurato continuità con l’amministra - zione Milia e il massimo impegno per portare avanti quel programma comune con il quale il centrosinistra ha vinto le elezioni.
IL DIBATTITO E IL VOTO Il presidente uscente ha scelto di non parlare davanti all’assemblea ed è andato via prima dell’inizio dei lavori senza rilasciare dichiarazioni, ma preannunciando la possibilità di convocare una conferenza stampa per i prossimi giorni. La delibera approvata all’unanimità dai 28 consiglieri presenti, ha sancito la decadenza di Milia per «sopravvenute cause di incandidabilità e ineleggibilità» dopo il rigetto da parte della Cassazione del ricorso contro la condanna per abuso d’ufficio commesso quando era sindaco di Quartu. La votazione è stata preceduta dal dibattito. In tutti gli interventi è stata espressa la solidarietà a Milia. Il presidente del Consiglio Roberto Pili ha sottolineato il gesto dell’ex capo della giunta che, prendendo atto della sentenza, ha comunicato subito la sua decadenza agli uffici. Dopo Pili ha preso la parola Piergiorgio Massidda, del Pdl: «Che ci fosse la possibilità di una condanna si sapeva fin dall'inizio. Ciononostante, da candidato nel 2010 non ho mai utilizzato l’arma giudiziaria contro Milia, un galantuomo che paga un prezzo elevatissimo». All’ex senatore Pdl, che ha invitato la «sinistra giustizialista a riflettere su quanto accaduto », ha risposto il capogruppo Pd Stefano Delunas. «Siamo sempre stati contrari alle facili strumentalizzazioni - ha attaccato Delunas - e ci sono momenti per parlare e altri per tacere, speravamo che certi toni populisti sarebbero rimasti fuori dall’aula » . Per il centrodestra è intervenuto il capogruppo Pdl, Alessandro Sorgia che ha annunciato di voler continuare con un’opposizione “senza sconti”.Ricciotti Usai (Riformatori) ha definito la vicenda Milia «una ulteriore mazzata alla politica e all’istituzione Provincia». Dai banchi della maggioranza Andrea Dettori e Sandro Serreli (Sel) hanno invitato ad evitare strumentalizzazioni, Ignazio Zuddas (Fed delle sinistre) ha assicurato che la maggioranza continuerà a svolgere il ruolo per cui è stata eletta. «In questi mesi - ha aggiunto il Pd Cristian Gitani - la sinistra dovrà ricercare l'unità perché negli ultimi giorni in tanti hanno fatto retorica attingendo al repertorio del peggior giustizialismo».
«AVANTI CON IL PROGRAMMA» Andare avanti nella continuità è l’i ntendimento della neo presidente Quaquero. «Le emozioni dovrebbero stare fuori da quest’aula, ma a volte non è possibile» ha detto la Quaquero visibilmente commossa durante il suo primo discorso da presidente, «sento un dolore profondo ed esprimo anche a nome dei colleghi della giunta la piena solidarietà al presidente Milia». Solidarietà politica, spiega la Quaquero, significa rinnovare l’impegno per mantenere quanto promesso agli elettori: «Non importa se potremo lavorare solo per pochi mesi, continuiamo nell’att u azione del nostro programma». Michele Salis redazione@ sardegnaquotidiano. it