MONTE URPINU. Proteste dei residenti per la scarsa pulizia
Piazza Maxia, appuntamento con i rifiuti
Bottiglie di birra e vodka, lattine, cicche e cartacce ovunque, una confezione maxi di paté di fegato d'oca e una siringa conficcata per terra con l'ago rivolto verso l'alto. Così si presentava ieri mattina piazza Maxia. Tra le piante e le panchine i resti di un bivacco notturno e una pericolosa siringa usata in un punto frequentato da famiglie con bambini. Complice l'isolamento notturno del vascone (com'è stata ribattezzata la piazza da un gruppo di residenti contrari al restyling) e la totale assenza di controllo, l'agorà incastonata tra le vie Scano, della Pineta e De Gioannis sta rischiando di diventare terra di nessuno. Perché di fronte all'inciviltà e al vandalismo, le famiglie si ritrovano costrette ad andare a passeggiare altrove, in aree verdi più sicure. Non è la prima volta, tra l'altro, che si verificano episodi incresciosi. All'indomani della riapertura della piazza ristrutturata, sulle pareti interne ancora immacolate erano comparse scritte contro le forze dell'ordine. In un'altra circostanza le stesse mura erano state oggetto di un lancio di escrementi umani. «Siamo indignati e molto preoccupati», afferma Davide Bandino, storico gommista della piazza, «chiediamo più controllo perché così non va bene». Gli fa eco Matteo Pala, del vicino bar: «Siamo irritati, la siringa abbandonata con l'ago in vista è un fatto grave. Nella piazza ci sono ogni giorno ragazzini che giocano a pallone e persone che portano a spasso il cane. Potevano pungersi. Non appena ho saputo ho chiamato la Polizia Municipale. Di sera si sono presentate alcune persone del Comune e hanno rimosso la siringa». (p.l.)