LE PAGELLE L’esecutivo è stato promosso, rimandato e bocciato. Sel, Pd e Socialisti soddisfatti dell’esecutivo, Udc e Riformatori alternano apprezzamenti a critiche mentre il Pdl va all’attacco
Da giugno a Natale la Giunta Zedda ha approvato 139 delibere. Il bilancio del 2011 è provvisorio perché l’esecu tivo ieri ne ha approvato altre due e si riunisce anche stamattina per l’ultima seduta dell’anno. Da sei mesi Massi - mo Zeddaè sindaco di Cagliari, un periodo in cui ha dovuto cambiare la prospettiva, dai banchi dell’opposizione alla guida del Comune. «I primi sei mesi la Giunta Zedda li ha utilizzati per guardarsi attorno - commenta il capogruppo dei Riformatori Alessio Mereu - si è mossa con prudenza e ha portato a termine alcuni progetti della passata amministrazione, ma ancora non è arrivata nessuna nuova proposta. La città attende soluzioni, nel 2012 si devono dare da fare».
LE PRIME PAGELLE La pagella del primo semestre arriva anche dal gruppo politico di Zedda. «C’è stato anche il tempo per cambiare metodo rispetto al passato: l’amministrazione è più trasparente e vicina al cittadino - spiega il capogruppo di Sel Sergio Mascia - gli elettori, come è giusto che sia, ci tengono gli occhi addosso. Ora il cittadino è in primo piano perché è cambiato il metodo di governo: c’è più attenzione alla cosa pubblica, che non è più la cosa di chi governa. In questo periodo si è scelto quali progetti rifiutare e quali portare avanti». La politica è fatta anche di punti di vista, e il leader dell’opposizione valuta in modo opposto gli stessi aspetti. «La Giunta mostra un impulso seriale a smantellare, basta pensare alla chiusra dell’Anfiteatro a inizio stagione, la decisione di bloccare il parcheggio interrato di via Roma e la chiusura dei chioschi del Poetto a fine novembre - attacca il capogruppo Pdl Giuseppe Farris - ma questo impulso non è accompagnato da altre misure: non hanno adottato atti di indirizzo politico generale. Questa giunta è stata brava in campagna elettorale, ha saputo cogliere il giusto momento di cambiamento, ma non diventerà mai un gruppo di governo » . I punti di vista sono molteplici, ognuno ha il suo, e dall’altra parte dei banchi del Consiglio la prospettiva della Giunta è diversa. «Siamo partiti dalla macchina amministrativa, perché ha molti margini di miglioramento: abbiamo trovato novemila pratiche di edilizia privata ferme e tempi lunghi per il Suap - spiega il capogruppo Pd Davide Carta - ora stiamo sneleldno tutto, e ci saranno chiari effetti positivi. Altri due aspetti degni di nota sono il ricorso alla trasparenza, l’introduzione di nuove regole, come per le nomine nelle Partecipate, e il dialogo con i Comuni dell’Area vasta». Tra le visioni contrapposte si possono trovare vie di mezzo. «Su alcuni temi il sindaco deve avere più coraggio e più chiarezza: è stata una follia quella di chiudere il Poetto, quella è una nostra spiaggia urbana - spiega Paolo Casu, alla guida del gruppo Misto - ma le linee programmatiche del sindaco, soprattutto rispetto agli ultimi cinque anni, mi lasciano fortemente fiducioso sul cambiamento di rotta in Comune ». Le scelte di Zedda sono condivise dalla sua maggioranza. «In poco tempo ci sono già stati atti importanti come l’impedire il cantiere eterno in via Roma - spiega Mondo Perra, capogruppo Socialisti-Meglio di prima - bloccare la delibera del Piano sule aree, che era inapplicabile e siamo già partiti con le linee generali del Pul, che prima erano solo chiacchiere». Per un vero giudizio per molti consiglieri manca un passaggio. «Il bilancio è fondamentale - spiega Gianni Chessa , caporguppo Udc - finora c’è stato fairplay, ma i soldi sono pochi e bisogna saperli gestire. La giunta è fatta di bravissime persone, ma solo col bilancio vedremo qual è la visione della città che hanno. Perché non si vive di sole piste ciclabili».
Marcello Zasso