LA POLEMICA. Bancarelle, giostre e luna park:protestano gli automobilisti sfrattati dal centro
Prima le bancarelle in mezzo alla via Roma, poi le giostre e i giochi all'interno dei confini del porto, nel primo tratto di viale La Playa. Da giorni anche un secondo lunapark nel parcheggio dell'ex Cis, tra viale Bonaria e viale Diaz. Risultato? Tre zone destinate agli automobilisti diretti in centro, tutte a ridosso del cuore commerciale cagliaritano, ora non possono essere più utilizzate.
«Stiamo girando da venti minuti ma si trova posto solo a pagamento», ha protestato ieri pomeriggio Emanuela Pischedda, arrivata da Quartucciu per un appuntamento in viale Regina Margherita e costretta a parcheggiare a Su Siccu. «Non nego che sia giusto trovare gli spazi adatti per i giochi e le giostre, ma proprio quello gratuito dell'ex Cis dovevano toglierci? Così siamo costretti a pagare perché tutto attorno ci sono solo strisce blu».
In effetti, almeno ieri, trovare un posticino tra via Roma e il Largo Carlo Felice appariva una missione impossibile. Per chi lavora nel mondo dello spettacolo itinerante, ma anche per i tanti bambini e genitori che la sera affollano il lunapark, la scelta di viale Bonaria sembra ottimale. «Veniamo qui da tempo», ha sottolineato uno degli operatori, «non vedo quale sia il problema: quello coi giochi è un appuntamento tradizionale durante le feste».
Una metà del piazzale, in ogni caso, era libero anche se affollatissimo. Per cercare di trovare un posto, senza pagare, bisognava spostarsi nella vicina piazza dei Centomila, ma anche lì - tra doppie e triple file - l'unica speranza era affidata ai parcheggiatori senegalesi che si sbracciavano per aiutare gli automobilisti in cambio di un piccolo obolo. «Nei giorni prima di Natale era pure peggio», ha ammesso Italo Argiolas, agente di commercio. «Per noi che non siamo andati in ferie è stato un delirio. La nostra sede è in via Vittorio Bottego, ma oramai ci resta solo il parcheggio della Fiera». Il punto critico, in ogni caso, resta il centro, cuore pulsante dell'economia sper la presenza di boutique, ristoranti e locali notturni, concentrati tra Marina, Stampace e Castello.
Occupato in parte dalle bancarelle lo spazio centrale della via Roma, anche gli stalli del porto (a pagamento) ieri pomeriggio erano affollatissimi. «Quest'anno i giochi anziché sistemarli di fronte ai portici, come accadeva in passato, a ridosso delle banchine», ha precisato Luigi Farris, dipendente pubblico, «si trovano nel primo tratto, dove ci sono sempre stati i primi parcheggi. Chi andava di fretta, qui trovava sempre un posticino e invece ora bisogna lottare per conquistarne uno». Nel largo Carlo Felice e in via Santa Margherita in questi giorni di festa è difficile anche solo addentrarsi. «È sacrosanto che ci siano le giostre, anche a discapito di qualche parcheggio» ha sottolineato Patrizia Follesa, (giovane mamma che ieri ha infilato la sua Smart tra due alberi in via Roma come solo i professionisti sanno fare), «il problema è che ci sono troppe auto in giro e molte sono enormi e occupano tre posti. Spesso, poi, ci viaggia solo il conducente. Certo, sarebbe stato meglio destinare a bancarelle e giostre gli spazi a pagamento e lasciare liberi quelli gratuiti, ma servirebbe tutta un'altra sensibilità».
Francesco Pinna