Il direttore del Ctm, Ezio Castagna, non si arrende: «È questa la strada giusta, bisogna insistere»
Il servizio, costato 7 mila euro, è stato usato da 13 persone in due giorni
Le nuove navette per lo shopping natalizio? Un flop. A fronte di una spesa di 7 mila euro per l'attivazione del servizio e la remunerazione delle hostess, Comune e Ctm hanno incassato nei primi due giorni di sperimentazione appena 30 euro. Il 23 dicembre gli utenti che hanno scelto di usufruire del servizio sono stati appena 12 e il giorno successivo, vigilia di Natale, è salita a bordo soltanto una persona.
Sperimentazione fallita quindi? Pare proprio di sì. Ma il direttore del Ctm, Ezio Castagna, non è d'accordo. «Prima o poi bisognava partire con queste iniziative», sostiene, «anche se il dato è negativo, ritengo che si debba insistere perché la strada è quella giusta». Cosa non ha funzionato? «C'è una mentalità che va cambiata», spiega Castagna, «e per ottenere un risultato del genere ci vuole tempo». Ma ci sono anche altri aspetti. «In quei giorni le macchine potevano circolare quasi ovunque. Che motivo avevano le persone di prendere le navette se potevano arrivare vicino ai negozi con la loro auto, lasciandola magari in doppia fila?».
Se il centro fosse stato pedonalizzato o i parcheggi fossero stati più cari, probabilmente ci sarebbe stata la corsa alle navette. È questo il futuro? «Diciamo che quando negli anni 80 pedonalizzarono il centro di Torino scoppiò la terza guerra mondiale. Se oggi si decidesse di riaprirlo alle auto scoppierebbe la quarta, perché a Torino la gente ha compreso i vantaggi di togliere le macchine dal centro storico. Una soluzione che anche Cagliari meriterebbe». Il servizio attivato prima di Natale dava la possibilità di salire a bordo delle navette dai principali parcheggi dopo aver posteggiato la propria auto, per poi essere trasportati nelle zone dello shopping.
Il costo? Due euro per un'auto con due persone o tre euro per portare la famiglia (fino a cinque persone).
E ancora. «Che senso ha», incalza Castagna, «spendere 1,20 per il pullman se i parcheggi costano appena 50 centesimi l'ora. Nella “metropoli” Sanluri la sosta costa 70 centesimi, a Dorgali addirittura 80». Non basta cambiare la mentalità, insomma. «Servono altri interventi», conclude, «se davvero si vuole un centro storico finalmente libero dalle auto».
Paolo Loche