«Manca un’idea della città, un progetto strategico»
CAGLIARI. «I primi sei mesi della giunta Zedda non ci sono piaciuti, manca una idea della città, mancano atti di carattere generale e di indirizzo politico di ampio respiro», così in una conferenza stampa il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris e i colleghi Porcelli, Schirru, Piras e Tocco hanno presentato una specie di libro bianco sull’«inazione, distruzione e doppia morale», dell’esecutivo.
«Ne è uscito un quadro fatto di immobilismo e impulso quasi seriale a smantellare. Il sindaco doveva limitare le consulenze - attaccano gli esponenti del Pdl - ma così non è stato. In altre circostanze, non sono state nè valorizzate, nè motivate le professionalità interne all’amministrazione, come il sindaco aveva garantito avrebbe fatto, nè sono stati stabilizzati i lavoratori precari. «In compenso, solo lo staff del sindaco costa 360 mila euro all’anno - prosegue il capogruppo del Pdl, Giuseppe Farris - mentre nulla è stato fatto per la riorganizzazione del personale, nonostante gli annunci». La vicenda dei chioschetti del Poetto, ma non solo, per il Pdl è significativa dell’approccio che Giunta e maggioranza di centrosinistra hanno rispetto all’urbanistica. «Intervengono con furore ideologico», affermano Farris, Porcelli, Schirru, Piras e Tocco, «si sostituiscono agli imprenditori privati, bocciano progetti nel nome della presunta salvaguardia del territorio». Sul fronte della viabilità e dei trasporti, la Giunta viene accusata di aver rinunciato a un parcheggio, sotto la via Roma, che avrebbe consentito di alleggerire il carico di auto e pedonalizzare, oltre all’esborso di 800 mila euro come penale da pagare all’impresa che quell’opera avrebbe dovuto realizzare. Negativo anche l’approccio alla cultura e allo spettacolo: secondo il gruppo Pdl «la chiusura dell’Anfiteatro a ridosso della stagione ha portato a una perdita di fatturato di circa 5 milioni di euro, tra diretto e indotto, con una riduzione del 60% degli spettatori paganti rispetto all’anno scorso». Anche il Teatro Lirico, per Farris e colleghi, è stato abbandonato dopo gli impegni presi in campagna elettorale. Infine, il capitolo che i consiglieri hanno dedicato alla «doppia morale» della Giunta, dalla questione indennità, alla mancanza di trasparenza sull’assegnazione di alcuni spazi, fino all’adesione del sindaco e del presidente del Consiglio allo sciopero della Cgil, ma senza che poi venissero loro trattenuto nulla sulle rispettive indennità. «Eppure noi non siamo apriori contro la giunta: abbiamo votato il 50 per cento degli atti portati dall’esecutivo in aula, mentre al tempo della giunta Floris l’opposizione votò solo il 10 per cento».