Ma i titolari dei bar vogliono ascoltare le esigenze dei residenti nel centro storico
Confesercenti raccoglie firme a favore dei locali notturni
I commercianti fanno la loro parte per risolvere l'annosa questione dello scontro tra le esigenze dei residenti dei quartieri storici, che lamentano rumore e maleducazione proveniente dai locali notturni, e quelle dei titolari delle attività commerciali. La Fiepet Confesercenti, che coinvolge oltre 150 locali cittadini, annuncia sia l'autoregolamentazione dei titolari di pubblici esercizi, sia una raccolta di firme per sensibilizzare i cittadini sull'importanza della movida per l'economia e per la vita civile della città.
LA RACCOLTA DI FIRME “Non spegnere Cagliari” è lo slogan pensato per lanciare la raccolta di firme. Il tema scottante è stato affrontato ieri pomeriggio, nella prima riunione del tavolo al quale si sono seduti i rappresentanti della Confesercenti, l'assessore comunale delle Attività produttive, Barbara Argiolas, e gli operatori interessati al problema. «Non spegnere Cagliari significa dire che i nostri locali sono per la città una ricchezza e non un problema. Che costituiscono un'occasione di aggregazione, un elemento di sicurezza e di presidio del territorio e baluardo di legalità per luoghi che, un tempo, erano pericolosi e abbandonati a sé stessi», sottolinea il presidente regionale di Confesercenti Marco Sulis, che continua: «Sia chiaro: i problemi che lamentano i residenti colpiscono e danneggiamo anche noi. Per questo stiamo organizzando la raccolta di firme».
ALTRE INIZIATIVE La Fiepet sta portando avanti anche l'autoregolamentazione dei pubblici esercizi e la pedonalizzazione integrale dei quartieri del centro storico, a cominciare da Marina e Castello. (m. g.)