Dibattito sugli ambulanti
L'ex ospedale Marino diventerà un centro di riabilitazione di alto livello: ieri l'aula ha approvato la variante urbanistica per la riqualificazione del rudere del Poetto, proposta dalla Giunta comunale che nelle scorse settimane aveva dato il via libera alla delibera. Ora, dopo che il progetto otterrà le concessioni edilizie, potrà essere aperto uno dei cantieri più importanti per la città e il suo litorale.
Ma ieri sera la maggior parte della seduta del Consiglio è stata occupata dalla discussione della mozione - presentata dal consigliere del Pdl Stefano Schirru - sugli «ambulanti abusivi in centro città». Per qualcuno la dibattito rischiava di scadere nel razzismo, per altri invece era una doverosa presa di posizione in difesa dei commercianti del centro. «I negozianti sono ormai stufi di essere penalizzati dagli abusivi, quasi tutti extracomunitari, che espongono la propria merce in via Manno, via Garibalidi, Largo Carlo Felice e piazza Yenne», ha ricordato Schirru. «Serve una regolamentazione, anche per tutelare la categoria degli ambulanti regolari». La mozione - bocciata dall'aula - ha però scatenato la reazione di buona parte della maggioranza, che ha ricordato l'uccisione dei senegalesi a Firenze. Ecco perché Mondo Perra (Socialisti) ha invitato a parlare di «ambulantato e non di extracomunitari», mentre Claudio Cugusi (Pd) ha aggiunto: «È inaccettabile inquadrare la questione in termini polizieschi». Gianni Chessa (Udc) ha però sottolineato che nel Largo e dintorni lavori «gente che quando vede la polizia scappa, quindi mi sembra ovvio che ci sia qualcosa che non va», mentre il compagno di partito Paolo Carta ha chiesto di «ripristinare il divieto per gli ambulanti in determinate aree della città, anche se la merce contraffatta è sempre sequestrabile». Il sindaco Massimo Zedda ha concluso il dibattito: «Collegare la crisi economica a questi fenomeni mi sembra fuori luogo». Il Consiglio si riunirà anche stasera. ( m.r. )