AUTORITÀ PORTUALE

«In soli due mesi ritengo d’aver dimostrato che non sono i titoli ma gli atti compiuti a far sì che io non sia secondo a nessuno. Se il Tar riterrà che non abbia i requisiti, ne prenderò atto con sorpresa». Il presidente dell’Autorità portuale Piergiorgio Massidda contrattacca sul ricorso presentato contro la sua nomina dal preside della facoltà di Giurisprudenza Massimo Deiana e sostiene che ci siano interessi superiori a quello del docente che lo hanno spinto davanti ai giudici amministrativi: «Se forza così tanto la mano forse non è l’unico che ha interesse a farlo. È evidente che ha dei supporters perché dice delle cose totalmente fuori luogo. Sappia comunuque che i supporters non mancano nemmeno a me». Poi entra nel merito del ricorso, Massidda: «Secondo Deiana la legge affermerebbe che per ricoprire questa carica si devono avere comprovate esperienze nell’econo - mia dei trasporti, ma esistono sentenze che lo smentiscono. Durante la mia attività politica sono stato membro della Commissione Trasporti del Senato e della Provincia. Secondo Deiana non avrei i titoli, mentre lui, ordinario di Diritto della navigazione, pretende di avere competenze in economia di trasporti. E’ una forzatura pazzesca, lo capirebbe chiunque. Non vedo l’ora che si pronunci il Tar, non si lavora sereni con una spada di Damocle sopra la testa». Di contro, il preside della facoltà di Giurisprudenza si dice sicuro del fatto suo. «Le dichiarazioni di Massidda sono comprensibili, cerca di sostenere le sue ragioni, io ho già parlato con gli atti e sono convinto del fatto che non abbia le competenze. Non per un suo demerito ma perché è una prassi deviata quella di ritenere i politici competenti su tutto - spiega - oltre al fatto che Massidda è stato membro della commissione Trasporto solo per 6 mesi. Avevo suggerito a Massidda di non accettare l’incarico perché non aveva le competenze. La mia unica supporter è la legge, con la elle maiuscola”, termina Deiana. Paolo Rapeanu