Sogaer
info LA RIUNIONE DEL CDA Questa mattina si riunisce il consiglio di amministrazione della Sogaer per discutere della diffida ricevuta dal presidente del Cagliari Massimo Cellino.
LA CONTESA Cagliari calcio e Sogaer si contendono i terreni che confinano con l’aeroporto a colpi di carte bollate. Ma secondo l’Enac il campo non potrà essere costruito vicino alle piste.
AYMERICH Il vice presidente: «Dobbiamo andare avanti in ogni modo possibile: noi siamo una società pubblica»
LA REPLICA Cellino ha scritto che rischia di perdere i suoi finanziamenti. «Anche noi perderemmo i nostri fondi»
di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it
«Lo stadio può essere fatto anche da altre parti, l’aeroporto decisamente no». Il numero due della Sogaer Eugenio Maria Aymerich parla della diffida ricevuta da Cellino. Il presidente del Cagliari ha scritto alla società di gestione dell’aeroporto che se dovesse saltare l’affare dello stadio a Elmas sarebbe pronto a chiedere alla Sogaer i 16 milioni di euro finanziati dal Credito sportivo. Una lettera che è all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione della Sogaer che si riunisce stamattina.
LO SCAMBIO ESPISTOLARE «Non è di certo la prima raccomandata che riceviamo dal presidente Cellino, saranno tre o quattro in un anno - spiega Aymerich - i contenuti sono più o meno sempre gli stessi, poi con il legale della Sogaer concordiamo la risposta. Anche domani (oggi, ndr.) faremo così». Ma l’ultima missiva arriva dopo la concessione dei finanziamenti per la costruzione dello stadio, soldi che Cellino rischia di perdere. «Anche la Sogaer ha lo stesso problema, perché quando l’Enac ha approvato il nostro piano per l’aeroporto ci sono stati concessi finanziamenti che, se non andasse a buon fine, andrebbero persi. Certo che questi sono motivi che spingono entrambi ad andare avanti ». Due finanziamenti e due progetti a confronto, con il patron rossoblù che va avanti perché sostiene di avere tutte le ragioni del mondo e la Sogaer che non molla la presa.
IL PUBBLICO INTERESSE «Spesso non si tiene conto del fatto che la Sogaer è una società pubblica, per questo motivo siamo obbligati a portare avanti ogni azione possibile - precisa Aymerich - noi rischiamo di avere responsabilità, se si dimostrasse che non è stato fatto il possibile ne pagheremmo le conseguenze. Non possiamo mostrarci vicini agli interessi dei provati, dobbiamo tutelare quelli pubblici». Ma una mediazione tra l’interesse dell’aero - porto su una parte delle aree di Santa Caterina e la volontà di cellino di costruire lì lo stadio era possibile. «Il fatto è che se fosse dipeso da noi, per com’era la situazione, avremmo magari potuto trovare una mediazione - spiega Aymerich - ma i protagonisti della vicenda non sono solo due: c’è anche l’Enac, che mai ci avrebbe concesso quella mediazione. E che poi ha messo un vincolo insormontabile». Un vincolo che è arrivato molto dopo la nascita della contesa. «I problemi sono cominciati dopo il nostro piano strategico: quando abbiamo deciso di estenderci su quell’area, mai avremmo potuto immaginare che lì ci sarebbe potuto nascere uno stadio, mentre quando Cellino si è interessato all’area, sapeva bene dei nostri progetti ». Ma il presidente del Cagliari quell’area l’ha acquistata per primo.
LA VENDITA CONTESA «Se noi avessimo fatto subito la compravendita la questione adesso sarebbe chiusa, ma abbiamo una promessa di vendita». Questo è uno dei nodi cruciali perché secondo il presidente rossoblù non sarebbe valido l’atto nei confronti della Santa Caterina srl, mentre per la Sogaer è la compravendita di Cellino (o, meglio, della Sgs) a non essere completa, perché mancherebbero 6 milioni da versare nel 2014. Per far luce sulla travagliata vicenda legata a quei territori tra l’aeroporto e la Statale 130 sta lavorando la Procura di Cagliari. «A parte gli aspetti tecnici, la questione è molto complicata perché i due progetti di sviluppo si sono bloccati a vicenda e una risoluzione è necessaria - conclude il vice presidente della Sogaer - credo che la decisione dell’Enac sia insormontabile, perché ovviamente un atto del genere lo ha valutato secondo tutti gli aspetti. D’altronde l’aeroporto è lì, non si può spostare, mentre per lo stadio altri Comuni hanno dato la loro disponibilità. Senza dimenticare che anche a Cagliari, con la nuova amministrazione, si è riaperto il dialogo per lo stadio». Questa mattina si riunisce il consiglio di amministrazione della Sogaer e tra i punti all’ordine del giorno c’è la risposta ufficiale alla nuova lettera di Cellino