Parte stasera dal Massimo di Cagliari la tournée della compagnia di balletto
Tra i protagonisti il cagliaritano Davide Marongiu
Non è una compagnia di danza classica come tante, ma un collettivo formato da soli uomini che, indossato il tutù, ballano sulle punte facendosi beffa del mondo a cui appartengono. «Il nostro spettacolo è una parodia. Prendiamo in giro l'ambiente della danza al quale apparteniamo», precisa divertito Davide Marongiu, cagliaritano doc, da sei anni tra le fila de Les Ballets Trockadero de Montecarlo di scena alle 21 oggi e domani sul palco del Teatro Massimo di Cagliari, e giovedì e venerdì su quello del Verdi di Sassari, ospite in entrambe le occasioni, del Circuito Regionale della Danza allestito come di consueto dall'Associazione Enti Locali per lo Spettacolo. «Un commento sui vizi della danza classica, che è molto difficile da prendere seriamente perché piena di manie e modi esagerati, come ad esempio il movimento della testa, del braccio. E noi in scena enfatizziamo tutto questo e ce ne prendiamo gioco», prosegue il danzatore: «Ma il nostro naturalmente è anche un omaggio alla danza e lo facciamo rimarcando certe esagerazioni». Nella compagnia fondata nel '74 da Tony Dobrin, formata attualmente da sedici solisti, di cui quattro italiani, Marongiu è approdato dopo un'audizione tenuta a Parigi con il direttore artistico dell'American Ballet Theatre di New York: «Audizione che affrontai dopo il conseguimento del diploma all'English National Ballet School di Londra. Mi presero immediatamente e partii con loro in Giappone», ricorda il Trocks sardo, che riguardo alla scelta di danzare sulle punte e in tutù, precisa: «Fondamentalmente perché per gli uomini è ancora un tabù. Nel balletto, le parti più belle sono quelle delle donne. Gli uomini sono dietro che sollevano e se le caricano addosso. Certo, ci sono cose bellissime danzate dagli uomini e in passato mi è capitato di farle, ma oggi mi diverto di più in questa maniera. Nel balletto che proponiamo rivesto ruoli diversi. Nel primo atto, “Il lago dei cigni”, ne combino di tutti i colori. Cominciando dal fatto che sono sempre fuori dalla linea. Nel secondo, “Go for Barocco”, ispirato a Balanchine e con le musiche di Bach, sono una delle due soliste. Stessa cosa per il terzo, “Paquita”, divertissement con molte variazioni e passi a due».
Una carriera decollata nei cieli di Francia, la sua, con un motore che ha iniziato a essere costruito nella città dove è nato: «I primi veri passi li ho mossi a sedici anni con Anna Kukurba, ex prima ballerina del Teatro dell'Opera di Cracovia, che insegna a Cagliari da tanti anni. Grazie a lei ho cominciato a studiare seriamente e mi ha preparato per l'ingresso nella scuola dove poi mi sono diplomato. Sarà una grande gioia vederla in sala, come del resto sapere che ci saranno tanti altri amici. Davvero un bel regalo di Natale».
C. A.