Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Decolla il porto del futuro

Fonte: L'Unione Sarda
20 dicembre 2011

Molo Rinascita, lo vogliono le grandi compagnie di crociere


Ci sono tutti i presupposti perché il porto di Cagliari diventi un home port , ovvero un porto d'imbarco, con relativi servizi associati, per i cittadini di mezza Europa, che arriverebbero in città attraverso voli low cost. Con un indotto preziosissimo. Il passo avanti è stato fatto sabato, ma la notizia è trapelata solo ieri. «Abbiamo ricevuto una lettera d'intenti da parte di un gruppo formato da Royal Carribbean, da una società che fa riferimento alla Msc, dalla società che gestisce il porto di Venezia, e dalla Costa crociere per la gestione del nuovo terminal crociere al molo Rinascita», spiega un adrenalinico Piergiorgio Massidda, presidente dell'Autorità portuale.
In realtà è l'attivissima guida del porto che aveva contattato le compagnie per sapere se erano interessate a investire su Cagliari. E così ieri, durante la prima riunione del nuovo Comitato portuale (una sorta di consiglio di amministrazione del porto), ha illustrato anche questo progetto, tra i tanti in cantiere. Ma mette i paletti l'ex senatore: «Devono essere coinvolte le realtà locali, come la Sogaer, che gestisce l'aeroporto, e la Camera di commercio».
«In questo modo le maggiori compagnie potenzierebbero la loro presenza su Cagliari», continua l'ex senatore, «e si creerebbe un indotto di circa 15 milioni di euro». Per questo ieri ha chiesto il nulla osta al Comitato. «Se si è d'accordo si procederà subito alla pubblicazione del bando». Infatti occorre far presto. «È essenziale concludere entro questa stagione», spiega. Il rischio, infatti, è che i grandi gruppi dirottino i giganti del mare verso altri lidi, così come alcuni stanno già facendo puntando sull'Asia.
Il modello, in ogni caso, resta quello di una struttura mobile. «Il mercato delle crociere è molto volubile. Non ha senso fare una struttura in cemento se poi c'è il rischio di smontarla qualche anno dopo».
Mario Gottardi