AMBIENTE
Dai controlli che Abbanoa ha avviato in tutta la Sardegna, è risultato che più del 90 per cento degli scarichi industriali sono fuori norma. Gran parte delle attività controllate non ha l’autorizzazione del Comune per effettuare gli scarichi, innescando in questo modo una bomba ecologica che minaccia di far esplodere i depuratori. Secondo le norme ambientali, gli scarichi industriali, intesi per tali tutti quelli non domestici, devono essere provvisti di autorizzazione allo scarico. Oltre ai consueti stabilimenti industriali (industrie chimiche, meccaniche, alimentari, ecc), devono essere preventivamente autorizzati i reflui provenienti da alberghi, ristoranti, lavanderie a secco, autofficine, cliniche mediche, stazioni di servizio, come pure da attività altamente inquinanti come caseifici, oleifici, mattatoi e cantine vinicole. «Questo dato si traduce in scarichi fognari incontrollati da un punto di vista qualitativo e quantitativo», spiega il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas, «contravvenendo ai limiti di emissione e determinando un cattivo funzionamento di impianti di depurazione».