Svolta nella causa civile intentata dalla Provincia contro la ditta Mantovani
Ripascimento: sarà valutato il danno ambientale
A quanto ammontano i danni ambientali causati alla collettività dal ripascimento al Poetto? E quanti soldi si dovrebbero spendere, sempre che sia possibile farlo, per far finalmente sparire la sabbia grigia e riportare l'arenile al suo antico bianchissimo splendore? Domande rimaste in sospeso da nove anni ma che ora potrebbero finalmente avere delle risposte concrete.
LA SUPER PERIZIA Giovedì scorso il Tribunale civile di Cagliari ha infatti affidato a tre esperti una super perizia che porterà per la prima volta a fare una valutazione economica del disastro provocato nel 2002. Si tratta di un accertamento tecnico d'ufficio disposto nell'ambito della causa di risarcimento ambientale intentata dalla Provincia di Cagliari contro la Mantovani (e l'assicurazione della stessa), la ditta che eseguì i lavori in cui sono confluiti anche altri due fascicoli, tra cui quello in cui è invece l'impresa a chiedere i danni all'ente pubblico per i maggiori costi dell'intervento. Una vicenda giudiziaria complessa dunque, al termine della quale si potrebbe finalmente fare chiarezza su aspetti che né il capitolo penale né quello contabile sono mai riusciti a risolvere.
LAVORO MONUMENTALE La consulenza, chiesta dagli avvocati che tutelano la Provincia, Rodolfo Meloni e Stefano Ledda, è stata affidata a tre esperti: Giuseppe Floris, Roberto Pischedda e Antonello Gregorini. Li attende un lavoro monumentale che dovrebbe finire a febbraio 2013, quando è previsto il deposito della super perizia. Ma quali sono gli interrogativi a cui dovranno rispondere i consulenti? Il giudice Vincenzo Amato fa un elenco dettagliato: spaziando dalla descrizione dello stato del litorale prima, durante e dopo l'intervento di ripascimento, alla verifica della conformità dei lavori eseguiti dalla Mantovani rispetto al progetto originario, sino all'analisi del materiale sversato sull'arenile e alla sua conformità con la sabbia originaria.
IL DANNO AMBIENTALE Tra i questiti posti ce ne sono però due capaci forse di ridisegnare le responsabilità e riscrivere la storia del pasticcio ripascimento: «valutare se e in quale misura possa stimarsi l'avvenuta compromissione del bene ambientale e, sotto il profilo economico, il pregiudizio per la fruizione del bene, anche per la collettività» e «indicare se e in quale misura sia possibile procedere a interventi di ripristino e recupero delle condizioni in ipotesi pregiudicate, determinandoli analiticamente e indicando il relativo costo». In altre parole ai periti toccherà stimare il danno ambientale e determinare quanto costa eventualmente porci rimedio.Risposte dalle quali dipende non solo il destino del processo, ma anche il futuro del Poetto. E che si devono soprattutto ai cagliaritani, che da anni attendono che qualcuno paghi per quello scempio.
Massimo Ledda