Turismo
IL BILANCIO Numeri sconfortanti per la provincia di Cagliari
FIERA Bilancio nero emerso dal forum organizzato dalla Provincia Nel Cagliaritano registrato il 14 per cento di presenze in meno rispetto all’anno scorso. Una preoccupante fuga degli stranieri
Arrivi e presenze di turisti in calo in città e provincia, nell’anno che si sta concludendo. Il dato generale segna il 14 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2010. Il settore più colpito è stato quello dell’extraalberghiero (campeggi e b&b) con una flessione del 30 per cento, mentre l’alberghiero registra una diminuzione del 10 per cento. Dalla distribuzione delle presenze si nota una netta preferenza, da parte dei vacanzieri, del settore alberghiero, preferito da 8 persone su 10. Con l’extra-alberghie - ro al 19 per cento, salta agli occhi il dato del punto percentuale legato ai bed & breakfast. Il capoluogo e l’area vasta sembrano non attirare neanche gli stranieri, visto che il 65% di chi ha soggiornato almeno un giorno sono italiani. Questi i dati emersi nel corso del primo Forum provinciale sul Turismo, che si è svolto ieri alla Fiera. Un incontro programmato dalla Provincia per analizzare la situazione e trovare un’intesa tra istituzioni ed operatori del settore turistico. L’assessore provinciale al Turismo, Piero Comandini, punta il dito contro la crisi. «È un momento di crisi generale, bisogna puntare alla sinergia tra operatori turistici ed amministratori locali», afferma. «abbiamo passato una difficile stagione estiva a causa del caro traghetti, siamo comunque andati meglio di altre province.È indispensabile continuare a lavorare insieme, unendo il territorio, le risorse e creando collegamenti certi». Anche il presidente p Graziano Milia mette la crisi generale come causa primaria di questi dati: «La crisi influisce pesantemente su questo 14 per cento in meno, dobbiamo mobilitare tutte le realtà operanti nel settore turistico affinché si trovino soluzioni». L’assessore comunale al Turismo Barbara Argiolas informa che «sono già in moto tutta una serie d’operazioni per investire in creatività ed innovazione, la città ha fatto già dei passi in avanti, bisogna codificare il tutto con prodotti credibili, con una promozione del territorio tramite la tecnologia». Presente al forum anche il sindaco Massimo Zedda: «Il Comune ha intenzione di coinvolgere i privati, destinando risorse non a singoli enti ma a tutti, per un’offerta turistica che riesca ad attirare flussi maggiori di vacanzieri », esordisce, «Quest’estate, per arrivare nell’isola, una coppia doveva spendere 700 euro di nave, ecco perché anche la Regione deve fare la sua parte per ridurre i costi, sennò gli sforzi dei privati e del pubblico saranno inutili. La città deve inoltre avere un decoro urbano il più decente possibile ». E la Regione, per bocca del suo assessore al Turismo, Luigi Crisponi, assicura di essere già sulla buona strada: «Di recente abbiamo deliberato i fondi per la continuità territoriale, è decisivo intraprendere una governance istituzionale, un patto vero per creare una filiera del turismo», sentenzia, «non è più tempo di solisti e campanilismi, bisogna abbattere tutti gli steccati. Stiamo già pensando al 2012, gli obiettivi sono mettere in moto le navi della flotta sarda per combattere i furfanti del mare».
Paolo Rapeanu