Stagione nera nel 2011: i turisti sono calati di oltre il 14 per cento
Comandini I sistemi turistici locali hanno prodotto risultati che dobbiamo difendere e far crescere Nel 2012 l’osservatorio
CAGLIARI. Vistoso calo del 13,76% degli arrivi e del 14,23% delle presenze dei turisti in provincia di Cagliari, nel periodo gennaio-settembre 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010. Si passa da 564.979 arrivi e 2.708.360 presenze dello scorso anno a 487.210 arrivi e 2.322.933 presenze dell’anno in corso. I dati sono stati forniti dall’assessore provinciale del Turismo, Piero Comandini, durante il primo forum provinciale sul turismo, organizzato alla Fiera di Cagliari. A soffrire di più è stato il settore extralberghiero, il 19 per cento della distribuzione delle presenze, con punte di flessione che superano il 30 per cento negli arrivi e sfiorano questa cifra nelle presenze. Non è andata bene neppure alle strutture alberghiere, che hanno ospitato l’80 per cento dei turisti e che registrano un -9,95 per cento negli arrivi e un -10 per cento nelle presenze. Fra le città della provincia che hanno dovuto fare i conti con il calo dei turisti ci sono Teulada (-81 per cento arrivi e -71 per cento presenze), Villaputzu (-32 per cento arrivi e -40 per cento presenze) e Muravera.
L’incontro è stato organizzato per anche per stabilire una strategia comune nel turismo ai tempi della crisi. I rappresentanti dei comuni e gli operatori direttamente impegnati nel settore alberghiero, in quelli della ristorazione e dei servizi hanno ragionato per trovare modelli di comportamento e attività utili per attraversare un periodo che non sarà facile per nessun settore economico. Piero Comandini assessore al turismo e alle attività produttive della Provincia ha ripreso le parole del sindaco di Cagliari Massimo Zedda il quale ha sottolineato la necessità che, in un momento di crisi, le istituzioni siano forti e si assumano responsabilità. «E’ mancata negli ultimi due anni la programmazione del territorio a causa della stretta economica imposta dalla Regione, ma il sistema turistico locale - ha detto Comandini - ha lavorato, pubblico e privato si sono incontrati, hanno avviato 12 tavoli tematici e fatto un centinaio di riunioni, la maggior parte dei finanziamenti l’hanno spesa i privati e i risultati ci sono stati: tanti angoli della provincia sono oggi più conosciuti e richiesti grazie all’attività di questo sistema. Sarebbe un errore chiudere l’esperienza. Nel 2012 apriremo l’osservatorio del turismo con le nuove tecnologie, il tema centrale restano i trasporti: i 700 euro necessari per venire in Sardegna col traghetto dell’estate scorsa sono stati vissuti come una tassa».