A PIRRI 40MILA EURO 

I consiglieri della Municipalità di Pirri hanno diritto al rimborso chilometrico per le sedute. E siccome «presumibilmente » ne faranno richiesta, il Comune stanzia i fondi necessari. Perché se un consigliere abita fuori Cagliari ha diritto al rimborso quando partecipa al Consiglio o a una commissione. Per i lavoratori dipendenti (pubblici o privati) eletti c’è anche il diritto al rimborso oneri ai datori di lavoro: l’amministrazione pubblica paga per la giusta assenza dal posto di lavoro. Per coprire queste spese il 13 giugno l’Ufficio coordinamento delle circoscrizioni ha stanziato 12mila euro per l’esercizio 2011. Ma non sono bastati e l’11 ottobre il Consiglio comunale ha dovuto approvare una variazione di bilancio di 45mila euro per gli oneri ai datori di lavoro e per i rimborsi chilometrici destinati ai consiglieri di Pirri per il 2010 e il 2011. Il 27 ottobre sono state firmate le due determinazioni del dirigente per suddividere i fondi: 35mila euro, che si aggiungono agli altri 12, per il rimborso oneri ai datori di lavoro e gli altri 10mila per i rimborsi chilometrici. Il primo stanziamento non era stato sufficiente, ma le integrazioni sono considerate preventive. Infatti nelle determinazioni dell’Ufficio coordinamento delle circoscrizioni si fa riferimento alle «richieste di rimborso spese viaggio, che presumibilmente perverranno, da parte dei consiglieri della Municipalità di Pirri residenti fuori città». Il parlamentino pirrese non è la Camera dei deputati, ma neanche il Consiglio provinciale. «Non ci sono consiglieri della Municipalità che chiedono rimborsi chilometrici per partecipare alle sedute - precisa la presidente Luisella Ghiani - mentre gli stanziamenti per gli oneri ai datori di lavoro credo riguardino uno o due consiglieri che sono lavoratori dipendenti su venti consiglieri. Noi riceviamo solo il gettone per le sedute del Consiglio, circa 24 euro lordi, e niente per le commissioni». E i soldi stanziati resteranno nelle casse di Pirri? «Decisamente no, quelli se li riprende l’am - ministrazione comunale», conclude Luisella Ghiani. M.Z