ACQUA. E Cappellacci annuncia il sì di Bruxelles al salvataggio del gestore idrico
L'Anci: «Scelte rapide». Cossa: «Serve un Marchionne»
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Un consiglio di amministrazione a scadenza brevissima. Ma lottizzato da Pdl, Udc e Pd? Molti, a voce bassa, lo affermano. Nessuno lo dichiara. Però l'associazione Ugo Cappellacci-Gabriella Massidda, Giorgio Oppi-Antonio Conti, Silvio Lai Maurizio Cittadini la fanno in tanti. Questo non significa che il direttore generale della presidenza della Regione, quello della Pubblica istruzione e il direttore regionale del distretto idrografico siano persone incapaci. Tutt'altro: «È un cda di alto profilo», chiarisce Cristiano Erriu, presidente dell'Anci.
L'ANCI APPREZZA Del resto era stata proprio l'associazione dei Comuni, che poi sono la spina dorsale di Abbanoa, a suggerire la scelta di un consiglio transitorio, ridotto da cinque a tre componenti, che guidasse il moribondo gestore idrico per il tempo necessario ad approvare la modifica statutaria che consenta la nomina di un amministratore unico. Non solo: per l'Anci il periodo ponte era necessario anche per sincronizzare la nomina di un manager «di alto profilo» con un nuovo governo dell'Autorità d'ambito perché, evidenzia il sindaco di Santadi, «non è pensabile che una gestione commissariale possa governare un'emergenza e un piano di rilancio».
CONTINI: «COMMESSI ERRORI» A 24 ore dall'assemblea che ha votato la nomina dei nuovi vertici, le posizioni del gruppo di dissidenti, capeggiato dal sindaco di Quartu Mauro Contini, restano confinate in un angolo. L'esponente del Pdl chiedeva un cda di sindaci («siamo noi gli azionisti, siamo noi che viviamo i problemi dei cittadini») con la Regione fuori o, semmai, arbitro, non protagonista. Ieri non aveva cambiato idea: «Continuo a dire che davanti a una situazione drammatica, con un gestore idrico in agonia e le imprese d'appalto che non vedono soldi da mesi e rischiano di fallire occorresse coinvolgere di più i sindaci, come era emerso anche all'assemblea dell'Anci. Invece siamo stati così ignorati che a pochi minuti dal voto non sapevamo nemmeno chi erano i candidati».
COSSA: «SERVE UN MARCHIONNE» Sulla sua posizione, tra gli altri, i sindaci di Selargius, Decimomannu, Villaputzu, Assemini e Siliqua. Che per il momento incassano il colpo. In attesa di sviluppi in tempi rapidi. Che sollecitano anche i Riformatori: «Bene il nuovo cda, anche se sarebbe velleitario pensare che possano risolvere gli immensi problemi del gestore unico. L'importante è che si nomini prima possibile un manager di livello nazionale», sostiene Michele Cossa «Per Abbanoa serve un Marchionne», evidenzia il vice presidente del Consiglio regionale per far capire quale deve essere il profilo del nuovo amministratore unico. Che loda, peraltro, anche il consiglio uscente: «Hanno ben operato ereditando una situazione pesantissima della quale non hanno alcuna responsabilità. Anzi», evidenzia Cossa, «hanno avviato azioni di regolarizzazione e risanamento senza le quali la situazione sarebbe ancora più drammatica».
ERRIU CONTRADDICE CONTINI «In sede Anci si era detto che il nuovo consiglio doveva essere qualificato e di taglio manageriale e, del resto, non avrebbe avuto senso un cda di sindaci che avrebbero dovuto gestire una società con centinaia di milioni di euro di passivo. Ora», evidenzia Erriu contraddicendo Contini. «Serve un'autorità d'ambito in pieno potere perché una situazione così non può essere gestita da un commissario. Ma vogliamo che vengano rispettati i tempi stretti perché dobbiamo essere messi in grado di entrare rapidamente in una fase nuova: c'è da gestire la capitalizzazione e ristrutturare l'intero sistema idrico».
CAPPELLACCI Intanto ieri il presidente della Regione ha annunciato che «la Commissione europea è pronta a dire sì al salvataggio di Abbanoa, che consentirà l'immediata attivazione del fondo di garanzia per le banche». Il governatore lo ha annunciato al termine delle interlocuzioni avvenute a Bruxelles, a margine della riunione plenaria del Comitato delle Regioni. «Questo passaggio», ha spiegato Cappellacci, «consentirà di attuare gli interventi previsti dalla Giunta per la fase di salvataggio, ristrutturazione e rilancio di Abbanoa».
Fabio Manca