MERCOLEDÌ, 17 SETTEMBRE 2008
Pagina 4 - Sardegna
Cagliari. Dopo l’accordo con sei operatori
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CAGLIARI. Dagli annunci ai fatti: puntuale sull’orario programmato ieri pomeriggio è attraccata al porto canale la portacontainer transoceanica Endurance, con a bordo 3500 contenitori per circa 32 mila tonnellate di merce. E’ la prima - informa una nota dell’Autorità portuale - delle circa quattrocento navi giramondo in arrivo al porto industriale di Macchiareddu dopo l’accordo firmato da Contship Italia-Cict con sei fra le maggiori compagnie del transhipment mondiale. Alle grandi navi andranno aggiunte le feeder, vale a dire i mezzi più leggeri utilizzati per trasportare alle destinazioni finali le merci depositate allo scalo cagliaritano. Le operazioni di scarico dei container si sono svolte regolarmente, sulle banchine sono tornati con grande sollievo generale i lavoratori di Cict che Contship-Cict aveva provvisoriamente collocato in cassa integrazione straordinaria per affrontare la fase di stallo provocata dal progressivo disimpegno della compagnia Maersk. Nei prossimi giorni il lavoro andrà avanti secondo i programmi: la presidente di Cict Cecilia Batistello ha parlato di 500-600 mila teu nei dodici mesi, ma altre stime sulle prospettive di traffico indicano una quota di 800 mila teu come la più probabile in questa fase di rilancio del porto, che esce da una paralisi durata quasi un anno.
In base ai contratti stipulati da Contship l’area portuale di Cagliari sarà collegata con settanta scali internazionali fra cui quelli di Cina, Giappone, Malesia, Brasile, Taiwan, Norvegia e Corea. I trecentomila ettari di piazzali a ridosso di banchina, l’autentica ricchezza del porto canale cagliaritano, già in autunno saranno invasi dai contenitori. Ma soprattutto la Sardegna potrà inviare i propri prodotti direttamente alle destinazioni internazionali, senza più passare per porti intermedi. Una prospettiva che è stata sottolineata con soddisfazione anche dal presidente della Regione, Renato Soru. Nell’arco dei prossimi sei mesi Cict dovrebbe assumere altri ottanta lavoratori per far fronte al volume di traffico programmato, le possibilità di sviluppo dei traffici sono una realtà.
I sei colossi impegnati a Cagliari sono i giapponesi di Nyk, i tedeschi di Hapag Lloyd e di Hamburg sud, i coreani di Senator Line, i malesi di Misk e Ocl del gruppo Tung di Hong Kong. (m.l)