Il gruppo consiliare: «Il teatro deve aumentare le produzioni»
Lirico, il Pd chiede la testa di Di Benedetto
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Il piano industriale non basta. Anzi: secondo il Pd cagliaritano il master plan presentato da Gennaro Di Benedetto al Cda della Fondazione e ai sindacati rischia di trascinare nel «baratro del fallimento» il Lirico. Il numero uno del teatro di via Sant'Alenixedda preoccupa il partito per la sua «incapacità gestionale» e per la sua «gestione insufficiente», tanto da chiedere a Massimo Zedda e agli altri consiglieri d'amministrazione di «valutare l'opportunità di una sua immediata sostituzione».
LA LETTERA Il documento firmato dal gruppo consiliare del Pd e presentato ieri dal capogruppo Davide Carta e dalla parlamentare Amalia Schirru in Municipio. Tre pagine che non risparmiano nulla a Di Benedetto e al piano - costato circa 20 mila euro -, fatto «da una società terza», che «risulta essere totalmente inadeguato».
GLI STIPENDI Le indicazioni del piano industriale, ritenute troppo generiche e vaghe, secondo Carta non sono da condividere. «Il teatro deve puntare sull'aumento della produttività per generare maggiori ricavi. Solo così si esce da questa situazione». Ecco perché il taglio del premio di produzione dallo stipendio dei dipendenti della fondazione e la revisione del contratto integrativo sarebbero due mosse sbagliate. «Non si può risparmiare su quelle voci. Tra l'altro gli stipendi sono pensati per una produttività diversa da quella attuale e possono sembrare sproporzionati. Ecco perché è giusto puntare su un aumento delle iniziative del Lirico».
BIGLIETTERIA Amalia Schirru ha chiesto di «riportare la gestione della biglietteria all'interno del teatro, chiudendo il rapporto di collaborazione con la società Box office. Negli ultimi anni si è assistito ad un servizio incapace di mantenere gli abbonati e di garantire un servizio ad ampio spettro come in precedenza». Il Parco della musica, come ha detto Carta, «deve essere strategico per la crescita delle produzioni. La sala concerti può servire per moltiplicare i concerti e gli spettacoli, i laboratori per avviare una attività di formazione per nuovi artigiani ed artisti per la realizzazione di costumi, scenografie ed allestimenti teatrali».
MILIA Il presidente della Provincia Graziano Milia, d'accordo sula cambio alla guida del teatro («non ho nulla contro Di Benedetto, ma bisogna trovare una guida che sia in grado di affrontare questo momento drammatico») chiede che un nuovo sovrintendente individuato tra «personalità di alto profilo».
Michele Ruffi