CASE POPOLARI
Case popolari, arriva il giro di vite del Comune sugli abusivi. Da martedì scorso ad oggi sono stati 18 i provvedimenti specifici approvati dal servizio gestione del patrimonio ed espropriazioni che fa capo all’assessore al Bilancio Gabor Pinna. Nel dettaglio: 5 hanno revocato l’assegnazione degli alloggi popolari a persone che non ci abitavano, 7 si sono occupati di far subentrare i famigliari stretti di assegnatari recentemente scomparsi, 2 sono state le revoche di sgombero seguite da altrettante regolarizzazioni di abusivi mentre con due determinazioni ad hoc si è assegnata una casa vera a due famiglie che vivevano nelle aree di Tuvixeddu. Andranno in due appartamenti ricavati dal restauro dell’ex scuola materna di via Brianza. Secondo l’accordo siglato nel 2003 con l’amministrazione comunale lo stabile veniva ceduto a Coimpresa a patto che provvedesse ai lavori di restauro. La scuola materna è diventata una palazzina con sei appartamenti, tre di proprietà del Comune. Che ha deciso di darli in affitto, con regolare canone, a due famiglie che abitavano negli edifici fatiscenti di Tuvixeddu. Ma, a parte situazioni particolarmente disagiate, i provvedimenti che hanno iniziato a fare ordine sulla spinosa questione degli alloggi popolari hanno fatto emergere episodi dove gli assegnatari avevano a disposizione ben due appartamenti. È successo per la casa di via Businco, zona ospedale Binaghi: chi ci abitava aveva avuto anche un’abitazione in via Bosco Cappuccio ma, il 4 novembre, “aveva permesso l’occupazione da parte di un altro nucleo familiare”, come si legge nella determinazione pubblicata sul sito del Comune. Risultato: palazzo Bacaredda è rientrato in possesso di quello che gli apparteneva, al signore in questione non è rimasto altro che prendere atto della situazione e, nel caso, presentare ricorso al Tar entro 60 giorni. Stessa situazione per gli alloggi di via Pertusola, quartiere di Is Mirrionis e via Piero della Francesca: l’assegnatario era la stessa persona che ha pensato bene di concedere gentilmente una delle due case a due nipoti. Tutto ovviamente al di fuori di qualsiasi regola. Francesca Ortalli