CARITAS.

DON LAI: SI RIVOLGONO A NOI PURE GLI IMPIEGATI

Don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana e parroco in Sant’Eulalia, conosce bene la città dei poveri. Quella abitata anche dai pensionati che vivono con meno di cinquecento euro al mese, dei vecchi costretti amantenere i figli senza lavoro.«ACagliari abbiamo 11 centri di ascolto a cui ogni anno si rivolgono almeno cinquemila famiglie, un numero in continua crescita che comprende oggi anche quote sempre più consistenti di impiegati– chiarisce - La città diventa impossibile per chi, in queste condizioni economiche, deve pagare l’affitto e le bollette. E tra gli anziani aumentano i senzatetto. Spesso interveniamo con le nostre strutture per sostenere tutte queste persone manonbasta». Perché nella povertà c’è anche un aspetto non tangibile, quello che don Lai chiama “l’inibizione di qualsiasi progetto di vita”:«Nonsi fanno più figli, non si mette più su famiglia», commenta, «davanti a questa massa di persone che hanno il problema della sopravvivenza, davanti al franare oggettivo del sistema, mettere a posto i conti non è sufficiente, contestualmente è necessario che cresca l’attenzione al welfare, cosìcomeaccade in altri paesi europei. Per questo serve un nuovo patto tra la politica e tutti gli enti impegnati nel sociale ». (ca.et)