Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“Memoriae” cagliaritane

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2011

L'opera del fotografo Mario Lastretti e dell'archeologo Mauro Dadea
 

Bonaria, presentato il libro sul cimitero monumentale
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«Per conoscere il barocco e il rococò sardo bisogna visitare le chiese. Per conoscere l'arte e la storia dell'Ottocento invece bisogna andare nel cimitero monumentale di Bonaria». È il consiglio dell'archeologo Mauro Dadea che con il fotoreporter Mario Lastretti ha passato due anni e mezzo a studiare epigrafi, cappelle e le oltre 30.000 tombe e statue presenti nel camposanto nel centro della città. Il frutto del loro lavoro ora è disponibile in Memoriae , due volumi da 190 pagine l'uno che contengono oltre 700 scatti in bianco e nero (anche notturni) e le analisi storiche e artistiche sul monumento, finanziati dalla passata amministrazione comunale con 30 mila euro. L'opera è stata presentata ieri nella Sala consiliare della Camera di commercio in una serata organizzata dalla Federazione italiana donne arti professioni affari.
Il primo tomo contiene la storia sul cimitero, la descrizione topografica e la rassegna del patrimonio artistico. Come le tre statue di Francesco Ciusa, di cui non si aveva conoscenza. Mentre il secondo è dedicato alle epigrafi, «attraverso cui si può ricostruire la storia cittadina da fine Settecento alla seconda Guerra mondiale», spiega Dadea.
In cantiere ci sarebbe un terzo tomo, sempre dedicato alle epigrafi e alla storia sociale. «L'amministrazione Zedda è favorevole ma al momento non ci sono i soldi».

(m. g.)