Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Enti pubblici, ritardi nei pagamenti

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2011

IMPRESE. L'Ance, l'associazione dei costruttori edili, lamenta le lungaggini della PA
 

Mentre calano del 36% nell'ultimo triennio gli investimenti in infrastrutture, nel 2011 sono aumentati in media di otto mesi i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione per opere già eseguite. Per il 71% dei costruttori la causa dei tempi troppo lunghi è il Patto di stabilità. A denunciarlo è l'Associazione costruttori edili della Sardegna (Ance).
 

PICCOLI COMUNI «In particolare nell'Isola il 17% degli enti locali deve fare i conti», ha aggiunto l'Ance, «con il Patto che entro il 2014 si estenderà anche ai piccoli comuni fra i 1.000 e i 5.000 abitanti. Le prospettive non sono rosee se si considera che nel triennio 2012-2014 si potrebbe sviluppare un ulteriore irrigidimento delle condizioni del Patto per un importo stimato, a livello nazionale, intorno ai 6,4 miliardi di euro nel solo 2012, mentre nel triennio si arriverebbe a 23,6 miliardi di euro. Per limitare gli effetti negativi molte Regioni sono corse ai ripari attraverso la “regionalizzazione del Patto”, una soluzione che ne ridistribuisce il carico fra i vari enti locali di una stessa regione. Quest'anno molte regioni sono intervenute cedendo quote di Patto di stabilità e hanno ridotto i pagamenti con la finalità di sbloccare le risorse degli enti locali.
 

COMPENSAZIONE VERTICALE Questo intervento chiamato “compensazione verticale” ha permesso di liberare circa 1.085,4 milioni di euro di pagamenti. Mentre la “compensazione orizzontale” (utilizzata solo da otto regioni) ha consentito di sbloccare circa 70,1 milioni di euro. La Sardegna ha scelto di applicare la modalità verticale e ha liberato 24,8 milioni di euro nel 2010 e 50 milioni quest'anno, ma di contro la nostra regione ha visto peggiorare la situazione generale dei pagamenti per lo stesso importo. «Le esperienze positive in Piemonte e nel Lazio, che hanno saputo combinare la compensazione verticale con quella orizzontale», ha spiegato il presidente dell'Ance Sardegna, Maurizio De Pascale, «ci inducono a sollecitare l'applicazione della compensazione mista della regionalizzazione del Patto anche nell'Isola. Oltre a un mix fra i due modelli sono urgenti interventi normativi capaci di rafforzare la regionalizzazione anche attraverso l'introduzione di coefficienti premianti, di incentivi e di sanzioni». Inoltre, l'Ance chiede anche un sistema di monitoraggio costante sugli enti locali.