La protesta del sindacato balneari. Il sindaco: allungare la stagione era impossibile
Per spiegare bene quello che sta succedendo all'ombra della Sella del diavolo, dice che «ormai al Poetto manca solo il filo spinato». Alberto Bertolotti, presidente regionale del sindacato italiano balneari di Confcommercio, attacca il Comune e la scelta della giunta di non prolungare la stagione balneare. E così ieri si è celebrato il funerale della spiaggia dei centomila: anche gli ultimi cinque baretti, quelli che non sono stati abbattuti a ottobre, sono stati chiusi. Come i bagni pubblici del Municipio, da oggi sbarrati.
«L'allungamento della stagione poteva essere messa in pratica con un'ordinanza. È stata una precisa scelta politica della Giunta, ed è una decisione che non sta né in cielo né in terra. Ci sono cinque imprese che sono state costrette a chiudere: lo trovo assurdo, soprattutto in tempi come questi. Ora andranno a casa quaranta dipendenti e le cinque famiglie che gestiscono i chioschi non avranno più nulla».
I RICORSI Anche se è probabile che nei prossimi giorni la battaglia si sposti al Tar: i gestori quasi certamente rispetteranno la delibera della Giunta comunale, perché in caso contrario rischierebbero la revoca della concessione demaniale. Ma, come spiega Bertolotti, potrebbero decidere di rivolgersi alla magistratura amministrativa, «dipende dalla voglia di combattere dei gestori».
Il coordinatore del Sib continua: «L'amministrazione ha creato un deserto, è impensabile che una città come Cagliari abbia una di questo tipo, il Poetto, e faccia in modo che nessuno ne possa usufruire. È come se a Parigi avessero buttato giù la torre Eiffel. Stanno massacrando la vocazione turistica che il capoluogo ha, nonostante i danni fatti dalla politica».
LA RISPOSTA DI ZEDDA Il perché della scelta di chiudere i chioschetti superstiti lo spiega il sindaco Massimo Zedda: «Per l'ampliamento della stagione balneare il Comune avrebbe dovuto preventivamente determinare l'allungamento di tutti i servizi complementari per il litorale: trasporti, servizi igienici e tutto ciò che ruota attorno alla spiaggia. Sarà fatto a partire dal 2012. Quest'anno sarebbe stata un'operazione economicamente insostenibile».
Nel frattempo l'amministrazione comunale conta di portare a termine la procedura per l'approvazione del Piano di utilizzo dei litorali. Ma il percorso è ancora lungo. Ed è certo che per il prossimo inverno e per la primavera del 2012 la città non avrà i chioschetti e neanche i bagni. Che avrebbero dovuto chiudere il primo ottobre, ma visto il meteo degli ultimi due mesi l'assessorato al Turismo ha deciso di tenerli aperti.
BAGNI CHIUSI Il municipio però spiega in un comunicato: «La chiusura dei bagni non è ulteriormente procrastinabile, almeno fino alla definizione delle azioni da intraprendere sul Poetto» e anche a causa «dell'effettuazione di urgenti interventi di manutenzione delle strutture, presupposti necessari per potere programmare la riapertura dei servizi igienici». ( m.r. )