Rassegna Stampa

Sardegna 24

Abusivi i mercatini domenicali «Non ci sono le autorizzazioni»

Fonte: Sardegna 24
30 novembre 2011

Viale Trento va avanti senza le licenze comunali, mentre il comitato “Sant’Avendrace” versa alla Regione 720 euro al mese «Per le famiglie indigenti è un’occasione per racimolare qualche spicciolo». Presto le nuove regole sul commercio ambulante

di ENNIO NERI e.neri@sardegna24.net

Sono tutti abusivi, nessunoha l’autorizzazione, indispensabile, del Comune. Compreso il mercatino di viale Trento, che pure versa dal 1997 alla Regione (proprietaria del piazzale) 720 euro al mese. Totalmente abusivi quello tra via Po e via Simeto e quello del pesce a Sant’Elia. Così le tantissime persone che vanno a caccia dell’affare odiunpo’ di svago domenicale, si ritrovano in unmondosenza regole, dovenonmancanopovertà e disperazione e, a volte, traffici illeciti. A garantire per anni la tolleranza delle istituzioni verso questo fenomeno, la povertà sempre più dilagante, la disoccupazione e anche la difficoltà di tanti pregiudicati (penalizzati più altri quando si tratta di cercare lavoro e quindi costretti a sperare nei mercatini) di sbarcare il lunario e «pagarsi la bombola», come dicono nei rioni popolari. Insomma,maun compromesso tra legalità e buonsenso. Nessuno ha intenzione di chiuderli, mala Giunta Zedda, al Governo di un’amministrazione che non vede un centesimo del giro di tutto il denaro che ruota attornoalle vendite dei mercatini, dovrà cercare un nuovo equilibrio verso la legalità. Il mercatino di piazza Sorcinelli (così è stata ribatezzato lo spiazzo davanti al palazzo della Regione) è stato inaugurato nel 1997 dall’allora sindaco Mariano Delogu. Lo gestisce l’associazione “Comitato Sant’Avendrace” che ogni 3mesimandaall’ufficio regionaleDemanio e patrimonio, la richiesta di poter organizzare lo spazio espositivo nel piazzale, di proprietà della Regione (anche se l’assessorato regionale agli Enti locali, fa sapere che sono in corso trattative per il trasferimento della proprietà di piazza Sorcinelli al Comune). Il canone per l’occupazione dell’area è di 720 euro al mese a carico del comitato, che spende ancheper l’assicurazione e il personale di sicurezza e delle pulizie («15 persone») e, curioso per unmercatino privo di autorizzazioni, l’ambulanza («8 mila euro l’anno»). Il comitato poi incassa da ognuno dei 150 soci, 40 euro l’anno (il costo della tessera). Gli stessi soci pagano inoltre ogni domenica 10 euro per lo stallo, che, ai non tesserati, costa qualche euro in più. Il mercatino apre alle 3 del mattino ed è un ragioniere all’ingresso a monitorare gli accessi, custoditi dal personale del comitato. «Siamo il mercatino dei poveri», spiega Franco Rachel, presidente del comitato Sant’Avendrace, «facciamo pagare pochissimo alla gente perché sono tutti poveri del rione che devono pagarsi la bombola. E quando piove e non possiamo esporre ci rimettiamo di tasca.Eda noi oltretutto, non si vende la refurtiva come invece accade in via Simeto», aggiunge, «e non siamo neppure come quelle elite di ambulanti che litigano per la bancarella di Natale. Siamo nati grazie amille e 200 firme raccolte nel quartiere e facciamo tutto per beneficenza », conclude, «abbiamo anche dato 8 mila euro alla palestra rionale di pugilato». La merce è in regola, assicura il presidente, che però non si sente di escludere che, approfittandosi della confusione, magari nelle ore di maggior affluenza, qualcuno possa introdurre merci contraffate. Al mercatino c’è di tutto: abbigliamento, bigiotteria, libri usati, dischi e antiquariato. Mancasolo l’autorizzazione. Il regolamento parla chiaro. Lo conferma l’ex presidente della commissione Attività Produttive Paolo Casu. «Al Comune lo sanno tutti», spiega, «anche il mercatino di piazzale Trento è abusivo perché per costituireunmercato occorre l’autorizzazione dello sportello unico per le autorità produttive, dopo aver presentato domanda con planimetria allegata. E non c’è nulla di tutto questo. Non vengono inoltre rispettati i criteri regolamentari dell’assegnazione degli stalli, la speranza», conclude è che l’amministrazione approvi al più presto il nuovo piano del commercio su area pubblica». Èla stessa speranza di Edoardo Tocco («mio amico d’infanzia », spiega Rachel), che nel rione ha trovato quel il bacino di voti capace di portarlo in pochi anni dalla presidenza della circoscrizione di Sant’Avendrace ai banchi del consiglio comunale e regionale del Pdl. Più volte, nella sua carriera, Tocco è intervenuto a sostegno delle esigenze del comitato. «Il Comune ora regolarizzi il mercato», chiede il consigliere regionale Pdl, «non solo piazzale Trento, ma anche via Simeto».Lapaura, dalle parti di viale Sant’Avendrace, è che un domani il mercatino possa essere assegnato ad altre associazioni e che i gestori siano costretti a pagare un canone anche all’amministrazione comunale. Mai problemi non si fermano a piazza Sorcinelli. Oltre ai “regolari” sui marciapiedi di viale Trieste, fino a via Battisti e di viale Trento, fino a via Sauro ci sono gli “abusivi”, quelli che occupanoil suolo pubblico, stavolta di proprietà comunale. Anche in questo caso sono centinaia, amatori o collezionisti o anche disoccupati. Qualcuno arriva anche alle due del mattino per occupare il posto e dorme dentro l’auto. Chi arriva prima acciuffa il posto migliore. E non mancano i prepotenti che fanno la voce grossa. Critica anche la situazione tra via Po e via Simeto. Il culmine anni fa, quando si fronteggiarono a colpi di spranga due diversi gruppi rom: l’uno imputava all’altro il furto di un tesoro di denaro, custodito in un oliveto nei terreni vicino alla 131. Diversa la situazione a Sant’Elia. Anche qui il mercatino è senza regole, ma la lunga tradizione del mercatino dei pesci davanti al Lazzaretto fa sì che tutto si svolga almeno in tranquillità. Risulta abusivo anche il mercato della frutta di piazza San Michele. In seguito ad una trattativa, mediata dal Comune, gli ambulanti hanno lasciato via Is Mirrionis, dove creavano gravi ostacoli alla circolazione. In futuro saranno trasferiti davanti alla piscina di via Abruzzi.