Rassegna Stampa

Sardegna 24

«Feste esagerate e spreco: dietro c’è tanta solitudine»

Fonte: Sardegna 24
28 novembre 2011

Parla don Ettore Cannavera, della comunità La Collina di San Sperate

CAGLIARI. Lui, di certo, non ha nostalgia degli sfarzi, delle luci e dei concertoni in piazza pagati da tutti. «Meno soldi ci sono in giro, meglio è», dice don Ettore Cannavera, responsabile del centro di accoglienza La collina, di Serdiana. «Ci siamo abituati a talmente tanto spreco in questi anni- puntualizza- che non ci rendiamo più conto di cosa è davvero necessario. E questo discorso vale anche per i laici ». Ma vedere un Natale e un Capodanno spento non sarà troppo triste , quasiunboomerang per la ripresa di una Sardegna in ginocchio? «Assolutamente no. Anzi, credo che sia un’occasione di riflessione, per scoprire la spiritualità, non necessariamente legata al credo cattolico. Limitare gli addobbi e le esteriorità obbligate, come le feste a tutti i costi, può solo aiutare le persone. Ed è anche un buon esempio che le amministrazioni pubbliche possono dare a tutti. Anche politicamente». Le feste a cavallo tra Natale eCapodannodonEttore le trascorrerà insieme ai ragazzi della comunità, all’insegna della semplicità e della solidarietà, come sempre. «Niente cene a base di aragosta e anche niente mortaretti, ci scambieremo doni importanti, ma non per questo costosi.Unlibro a tutti, per esempio». Il 24 dicembre ci sarà una messa e poi la cena con tutti i volontari e simpatizzanti e poi ognuno andrà nelle proprie famiglie: «Stare insieme è il modo migliore per festeggiare, la crisi economica in questo senso paradossalmentepuòportare aunaconvivenzamenobrutale, anche politicamente. Le luminarie, i regali servono solo per coprire le solitudini e i disagi. Negli anni passati si è esagerato e anche ora si compra cibo per eserciti e poi se ne butta la gran parte ». +++++++++++++

I Grandi Eventi di Usai

CAGLIARI.C’era una volta a Cagliari l’assessorato ai Grandi eventi. Il titolare si chiamava Edoardo Usai. Un passato da consiglierecomunale Msi e i An. Alle ultime elezioni comunali si candida con il Pdl e non passa. Ma la carriera l’ha fatta eccome. Nel curriculum anche la stagione dei costosi concerti che dalla fine degli anni ‘90 hanno vivacizzato il San Silvestro nel capoluogo. «Ricevevo tante critiche», racconta, «specie dai banchi della sinistra: chiedevano che i soldi dei concerti fossero destinati alla costruzione di case popolari». Maera giusto spendere tanto per Capodanno? Lecondizioni erano diverse rispetto ai giorni nostri. Allora trovavamo i fondi Por che servivano a rilanciare il turismo in città e i finanziamenti erano vincolati proprio per queste grandi manifestazioni. Qual’è stato il successo più grande? Il concerto di Zucchero, nel 2001: 100 mila persone, una cosa straordinaria. Le piace il Capodanno diffuso? No. Sono contrario. È un “evento di quartiere” e basta. Nonvale la pena neppure uscire dopo il cenone per vederlo. Zedda fa bene a contenere le spese per le feste? Sì. Non c'è dubbio, forse è l'unica cosa in positivo che gli riconosco. Chiuso con la politica? Ho fatto il mio tempo. Non mi ci trovo più molto bene, ma mai dire mai. (en.ne.)