TRAFFICO Cominciati gli interventi per rifare il manto stradale dello spiazzo davanti all’ospedale: oltre la metà è inaccessibile. Code, ingorghi e auto in sosta vietata da via Peretti a Su Planu
Via Peretti nel caos: auto parcheggiate anche in zone vietate e una processione di persone verso l’ospedale Brotzu. È l’orario delle visite è tutta la zona è un’odissea a causa del recinto metallico che circonda il piazzale destro della struttura ospedaliera. I lavori tanto annunciati sono arrivati: prima verrà sistemato il manto stradale, divelto e reso pericoloso dai dossi creati dalle radici degli alberi. Poi le centinaia di parcheggi saranno colorati con le strisce blu e comincerà l’era della sosta a pagamento per chi vuole accedere al Brotzu. Nel frattempo la situazione è caotica. L’area non interessata ai lavori non è infatti sufficiente a contenere i veicoli di medici, pazienti, visitatori e accompagnatori. Del resto, la situazione era già delicata con entrambi i piazzali utilizzabili: ma con l’inizio degli interventi è arrivato anche il caos. CRONACA DI UNA MATTINATA Per accorgersene, basta passare un’ora intorno al più grande ospedale della Sardegna. Le auto con a bordo i familiari dei malati entrano nel vialetto che conduce all’ingresso ma scoprono presto che l’intera area destra è interdetta alla sosta e al transito. Comincia così un tour disperato nella parte sinistra del piazzale, ma le auto che già sostano sul marciapiede lasciano subito intendere che sarà impossibile lasciare l’auto: ecco quindi che in tantissimi parcheggiano l’auto in divieto, al limite della carreggiata, impedendo in questo modo agli autisti dei bus della Linea 1 di svoltare o fare manovra. È un attimo prima che si crei la coda di veicoli, che insieme con le file indiane di anziani, donne, uomini e bambini che già hanno lasciato l’auto chissà dove rende la situazione esplosiva. E infatti c’è chi perde la pazienza e imbocca contromano il viale d’accesso all’ospedale per tornare in via Peretti. Che però non se la passa meglio, e lo dimostra il costante sottofondo di clacson che accompagna gli orari di visita della struttura. La via Araolla, una scorciatoia usata di solito solo dai residenti, diventa l’unica e ultima speranza: vana. La stradina è a doppio senso di marcia e, a complicare ancora le manovre, ci si mettono le auto in sosta. Così chi arriva da Mulinu Becciu o da Su Planu si ritrova imbottigliato in una via ormai a una sola corsia. Dalla quale è andato via ieri anche Simone Pistis, 26 anni, ambulante con licenza per la vendita di frutta, che staziona vicino all’accesso principale al nosocomio: «Mi hanno detto che non posso più mettermi qui. Da giorni la situazione è un disastro. E non c’è soluzione». Lazzaro Cadelano