Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La magia di Chopin nel salotto di Maria João Pires

Fonte: L'Unione Sarda
30 aprile 2008

Un tavolino tondo, due sedie e dei bicchieri: a fianco al gran coda da concerto, sono dettagli che danno un tocco di intimità al grande palcoscenico. Un modo per sottolineare la dimensione raccolta, da salotto, di un concerto cameristico tutto dedicato a Chopin e alla sua “poesia di suoni”. Musica portata a Cagliari da una grande interprete del pianoforte come Maria João Pires affiancata dal violoncello di Pavel Gomziakov. Insieme, lunedì sera al Teatro Lirico, cominciano il loro discorso con lo “Studio in do diesis op. 25 n. 7” nella trascrizione per violoncello e pianoforte elaborata da Aleksandr Glazunov, ma poi la scena è tutta per lei. Sola davanti alla tastiera, Maria João Pires reinventa prima il “Notturno in si maggiore op. 9 n.3” e soprattutto la “Sonata in si minore op. 58”, dilatando i suoni, caricando di significato ogni silenzio. Con un controllo del tocco davvero stupefacente, Maria João Pires fa galleggiare sonorità sospendendole nelle pause dei movimenti lenti, per affidarsi successivamente ai leggeri vortici di note nello splendido finale. Un saggio d'arte interpretativa che, messo inevitabilmente a paragone con la lettura che nel gennaio scorso, sul palcoscenico dello stesso Teatro Lirico, ne ha dato Aldo Ciccolini, offre al pubblico cagliaritano l'estro di un confronto tra due grandi personalità del pianoforte.Fin dall'inizio della sua carriera internazionale, nell'ormai lontano 1970, la pianista portoghese predilige musicisti che le permettono di spaziare, di guardare alla musica con occhi curiosi, senza per questo tradire il messaggio dell'autore e il suo temperamento. Capelli corti e brizzolati, conquista tutti con la sua eleganza discreta e la levità dei suoni che si piegano flessuosi ad assecondare una personalità artistica di grande finezza e sensibilità. Il suono di Maria João Pires è fatto di trasparenze estese, di rotondità che appianano ogni tensione e trasmettono il senso di una elegante e serena bellezza. Sensazioni che ritornano anche nella “Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte op. 65”. Insieme, Maria João Pires e Pavel Gomziakov ne propongono una lettura articolata che mette in evidenza aspetti poco noti della musica di Chopin. E a questo brano, scritto dal grande compositore polacco due anni prima di morire a soli trentanove anni, danno una luminosità che esalta il fine gioco di rimandi melodici tra i due strumenti e sottolinea i tratti interiori e aggraziati della musica di Chopin. Nel passaggio tra violoncello e pianoforte prevale ora l'uno ora l'altro strumento, lasciando però sempre un perfetto senso di unione.E così l'ovazione finale del pubblico è per entrambi i musicisti, avvolti dagli applausi convinti e calorosi di tutto il Teatro Lirico di Cagliari.GRECA PIRAS