Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cappellacci in spiaggia «È ora di intervenire»

Fonte: Sardegna Quotidiano
16 novembre 2011

POETTO IN AGONIA

 

VILLA DEVOTO Il governatore propone un tavolo per il rilancio e la salvezza dell’arenile: «Un’azione congiunta tra Comune, Provincia e Regione che deve coinvolgere tutti i protagonisti»

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it

I tempi sono maturi e anche la Regione non chiude la porta a un nuovo ripascimento. L’ultima mareggiata ha devastato per l’ennesima volta la spiaggia e si fa strada la proposta di un intervento salvifico. «A quasi dieci anni dal ripascimento, è fondamentale riaprire il dibattito sul Poetto», annuncia il presidente della Regione Ugo Cappellacci. L’idea di realizzare un nuovo ripascimento (sperimentale, in una piccola porzione di arenile) piace al sindaco e al presidente della Provincia e anche il governatore si schiera al loro fianco. «Se dovesse prevalere ancora per lungo tempo il timore di affrontare la questione o la dialettica dovesse incagliarsi in posizioni preconcette, slogan e rimpalli di responsabilità, si rischia di compromettere in via definitiva il bene - spiega il governatore - la politica deve avere il coraggio di riprendere in mano una questione cruciale non solo per il futuro delle città di Cagliari e Quartu, ma per l'intera Sardegna». Massimo Zedda e Graziano Milia hanno chiesto la collaborazione della Regione per non ripetere gli errori del passato e Cappellacci accetta l’invito al dialogo. «Sul piano operativo immagino un’azione congiunta Comune-Provincia-Regione, che coinvolga tutti gli altri soggetti e dia un indirizzo politico adeguato per la spiaggia dei Centomila».

UNITÀ SENZA PROPAGANDA Il sostegno all’iniziativa da parte della Regione non è di poco conto: le spese non possono essere sostenute dall’amministrazione comunale. «Occorre un’unità di intenti di tutte le Istituzioni affinché si lavori solo ed esclusivamente sulle soluzioni, mettendo una volta per tutte da parte la propaganda - ha precisato il presidente della Giunta regionale - sul “come fare” ovviamente, poiché nessun politico può improvvisarsi “p e r itus peritorum”, occorre valutare insieme ai tecnici le soluzioni da adottare ». Per anni la politica e gli studiosi hanno cercato la soluzione migliore per non rovinare la peculiarità del Poetto: nessun tipo di sabbia veniva mai ritenuto adatto per il matrimonio con la celebre sabbia fine della spiaggia dei Centomila. Ma dopo la mareggiata del novembre 2001 arrivò l’accelerazione. La Provincia decise d’intervenire con urgenza per contrastare l’erosione e, con un intervento di Protezione civile, tralasciò tutti ragionamenti precedenti. L’i ntervento andò avanti da marzo a giugno del 2002 e cancellò per sempre l’aspetto originario del Poetto. Per i cagliaritani il Poetto deturpato è una ferita ancora aperta, ma dopo tanti anni sembra giunta l’ora di reagire. Le intenzioni del Comune, annunciate dal sindaco Zedda e dall’assessore ai Lavori pubblici Marras, sono quelle di un ripascimento sperimentale in un breve tratto di spiaggia, probabilmente alla prima fermata.

NON SOLO RIPASCIMENTO «È necessario allargare lo sguardo e considerare la spiaggia in un quadro più ampio, comprendente il Parco Molentargius-Saline, la Sella del Diavolo, il colle, il rione e il lungomare Sant’Elia: questi beni devono essere considerati un complesso unico, di notevole pregio ambientale e paesaggistico - annuncia l’ex assessore comunale alla Programmazione Ugo Cappellacci - dalla salvaguardia di essi possono nascere prospettive di rilievo sia per la città che per l’area vasta, che generino quella buona impresa e quel buon lavoro senza chiedere in cambio sacrifici in termini di fruibilità del nostro territorio, di salute e sicurezza». Per il presidente della Regione bisogna assecondare gli utilizzi di quegli spazi che i cagliaritani hanno scelto, a prescindere dall’assenza delle istituzioni. «La via da intraprendere è quella già indicata di fatto dai cittadini, che si sono riappropriati di questi spazi immensi e che quotidianamente frequentano l’area per praticare il fitness, passeggiare, trascorrere il tempo in mezzo alla natura. Questa tendenza puo’ es - sere assecondata con strumenti che permettano di dare servizi di qualità - aggiunge Cappellacci - in questo senso le linee guida per la predisposizione dei Piani di utilizzo dei litorali emanate oltre un anno fa prevedono una particolare disciplina per le spiagge urbane che devono rispondere alla domanda di fruizione durante tutto il corso dell’anno». Cappellacci, ribadito l’invito alla collaborazione rivolto a Comune e Provincia, descrive la spiaggia che vorrebbe. «Credo che al Poetto si debba dare la possibilità di fare attività sportiva, di mangiare, di ascoltare musica dal vivo - conclude - sono tutte attività che, adeguatamente pianificate, possono essere perfettamente compatibili con il bene paesaggistico e con le esigenze, le aspirazioni, le aspettative di una città in cui il bel tempo dura quasi dieci mesi l'anno».

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LA SPIAGGIA DEL FUTURO Il presidente della Regione vuole che il Poetto venga riqualificato in modo da poter essere sfruttato al meglio da tutti i cagliaritani: «Credo che al Poetto si debba dare la possibilità di fare attività sportiva, di mangiare e di ascoltare musica dal vivo».

DEGRADO La mareggiata dei giorni scorsi ha fatto riaffiorare tutti i difetti del Poetto, devastato dal ripascimento del 2002 e da allora lasciato a se stesso. Ora si pensa al suo recupero.