Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Era un quartiere disagiato, la Marina rivive con i locali»

Fonte: L'Unione Sarda
14 novembre 2011

Nasce il Movimento del centro storico, schierato con la movida


La risposta è stata immediata, e non poteva essere altrimenti. A Marina e Stampace non ci sono solo i residenti nostalgici. Non ci vive solo chi rimpiange gli anni precedenti alla pedonalizzazione, senza tavoli all'aperto o manifestazioni di richiamo. Qui ci sono anche quelli che sono a favore del cambiamento. E desiderano incoraggiare l'amministrazione a proseguire su questa strada. Dalla loro parte anche la Confesercenti.
Rispondere alle accuse è stato facile. «In una settimana abbiamo raccolto almeno 300 firme», spiega Venanzio Corrias, del “Movimento indipendente dei quartieri storici. «La maggior parte delle adesioni provengono dagli stessi quartieri, ma chiediamo l'appoggio anche degli altri. Perché il centro non è nostro ma di tutti. Alcuni di noi vivono qui da 40 anni e si ricordano come era fino a qualche tempo fa». Ovvero: «Un luogo in stato di abbandono in cui si aveva paura a passare», aggiunge il presidente del Movimento, Salvatore Secci. «Lo abbiamo vissuto nel degrado, ora assistitiamo alla rinascita».
Eppure qualcuno dice di voler andare via ma di non trovare acquirenti per la propria abitazione. «È assurdo», risponde Secci, «le case sono state valutate molto più di quanto lo erano dieci anni fa. Chi era andato via vuole tornare, perché la Marina è più vivibile». Alcuni punti della protesta sono però legittimi. «È ovvio che chi non rispetta le regole va punito. La musica andrebbe spenta a certi orari e non tutti possono vendere alcolici. Basta punire i trasgressori», conclude Corrias.
Lo conferma la Confesercenti, nella cui sede è stata organizzata una riunione tra molti titolari di attività. «Siamo tutti d'accordo nel voler creare un dialogo», spiega Emanuele Frongia, della Fiepet di Confesercenti. «Capiamo le necessità dei residenti, le useremo come punto di partenza per un percorso di crescita, dato che anche la nuova giunta comunale sembra voler andare nella nostra direzione. Per prima cosa assumeremo un codice di autoregolamentazione. Ma chiederemo anche la pedonalizzazione integrale del quartiere».
Intanto dal ministero dello Sviluppo economico arriva una circolare secondo la quale nei comuni turistici e nelle città d'arte si deve avere una piena liberalizzazione del regime di orari di apertura degli esercizi di vendita e di somministrazione di alcolici e bevande.
Stefano Cortis