Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Area senza tramonto per un tris d'assi

Fonte: L'Unione Sarda
14 novembre 2011

Molti applausi al Massimo di Cagliari per Musica sulle bocche

E dopo il grande D'Andrea di ieri, oggi Favata
La musica, certo, ma anche l'impegno sociale che venerdì sera, sul palco del Teatro Massimo di Cagliari, fa sentire la sua voce con l'appello lanciato da una delle sette donne che da giorni digiunano davanti alla sede della Regione in viale Trento per protestare contro il cappio fiscale messo al collo di migliaia di persone da Equitalia. Un grido di rabbia e dolore a cui il pubblico di Musica sulle Bocche, da quest'anno anche in versione autunnale e itinerante, si unisce con un applauso lungo caloroso e sincero. Poi, ecco i gloriosi Area, dei mai dimenticati Demetrio Stratos e Giulio Capiozzo.
Entrano in scena un po' alla volta e, per i numerosi fan accorsi ad ascoltarli, è come salire su una macchina musicale amata da tanti anni, ancora ben oliata, alimentata con rock, jazz, rimandi etnici, e che, come allora, macina strada senza mostrare segni di stanchezza al motore. Un motore di cui continua a fare parte Patrizio Fariselli, pianoforte e tastiere, Paolo Tofani, chitarre e synth, Ares Tavolazzi, basso elettrico, e al quale di recente è stato aggiunto il batterista U.T. Gandhi. Ironici, divertenti (scherzano sulla loro età mentre introducono “Gerontocrazia”, uno dei pezzi storici contenuti in “Maledetti, maudits” del '76), ispirati e sempre bravi tecnicamente, offrono un set dove trovano posto cambi d'atmosfera, dialoghi serrati, fughe solistiche, contrasti tra grumi fitti e distensioni liriche, scompaginamenti del metro in sezioni di diversa lunghezza, stazionamenti nel rumore, brevi ospitate come quella di Enzo Favata, presente in un brano col suo clarinetto basso. E dove luccicano souvenir del passato come “Arbeit Macht Frei”, “Cometa rossa”, “L'elefante bianco”, “La mela di Odessa”, “Luglio agosto settembre (nero)”, “Gioia e rivoluzione”, accolta dal calore degli spettatori, e consegnata in chiusura di una serata aperta dal dj-producer Renato Figoli, impegnato a creare in presa diretta, una colonna sonora che su base techno minimale accompagna le immagini di dieci anni di Musica sulle Bocche.
L'avventura cagliaritana del festival nato e cresciuto a Santa Teresa Gallura, termina oggi alle 21 col recente progetto di Favata intitolato “Os caminhos de Garibaldi”, presentato con un bel gruppo che schiera Flavio Davanzo, tromba, Giancarlo Schiaffini e Filippo Vignato, trombone, Alfonso Santimone, pianoforte, Danilo Gallo, contrabbasso, U.T.Gandhi, batteria, una voce narrante e le immagini dell'eroe dei due mondi. Ad aprire l'appuntamento, il chitarrista Stefano Ferrari in arte Menion, ospite della vetrina dedicata alla nuova scena elettronica cittadina, che ieri, prima del magnifico piano solo di Franco D'Andrea, gigante del jazz europeo, ha accolto Maurizio Corda, live electronics, Mario Massa, tromba, Matteo Carrus, tastiere, con la nuova idea Mom8.
Carlo Argiolas