Rassegna Stampa

Sardegna 24

Le dune per salvare il Poetto

Fonte: Sardegna 24
10 novembre 2011

Nel nuovo piano di utilizzo del litorale gli interventi per mettere al riparo la spiaggia dei centomila dall’erosione Barriere, varchi individuati e piantumazione di nuova vegetazione per contenere la dispersione della sabbia dall’arenile

di ENNIO NERI e.neri@sardegna24.net

Spiaggia da difendere. Con le dune, le barriere e nuova vegetazione, il Comune punta a combattere la dispersione della sabbia del Poetto. Nessuna traccia di un nuovo ripascimento. Soltanto azioni di riqualificazione e recupero dell’ambiente. È tutto nero su bianco negli “Indirizzi e obbiettivi del piano di utilizzo dei litorali” redatto dagli uffici tecnici delComunee approvato la settimana scorsa dalla Giunta Zedda. Misure che si annunciano quanto mai urgenti per combattere la scomparsa della spiaggia dei centomila. Il documento, nel capitolo, obiettiv i di piano, parla di “Promuovere il recupero e la riqualificazione delle componenti ambientali portanti del sistema litoraneo sabbioso (ambiti di retrospiaggia, sistema dunale, fasce pinetate) al fine di mitigare i fenomeni di degrado e di erosione della spiaggia. E cioè: ci saranno piccole barriere in legno sul restrospiaggia e, per tutelare al meglio le dune, verranno localizzati i servizi e saranno individuati gli accessi alla spiaggia, per limitare l’impatto sulle dune stesse. Novità anche per i baretti. Saranno adottate tecniche costruttive utili a minimizzare la pressione e i processi di degrado “del sistema spiaggia-duna” e tecnologie orientate alla sostenibilità ambientale (efficienza energetica, utilizzo di fonti rinnovabili, risparmio idrico). Verranno curate anche le pinete. «L’accesso non regolamentato alla spiaggia produce la distruzione delle dune e della vegetazione che trattiene la sabbia», spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Frau, «stiamo dunque pensando di individuare degli accessi all’arenile: ci saranno quelli delle concessioni più quelli intermedi tra una concessione e l’altra. Inoltre», prosegue l’assessore, «stiamo pensando di piantare sulla sabbia vegetazione identica a quella spontanea che contiamo di assistere con un sistema di irrigazione che possa garantirne la conservazione». «E’ fondamentale», spiega il presidente della commissioneUrbanistica Andrea Scano, (Pd), «che tra gli obbiettivi del piano siano stati indicati, per esempio, il recupero del sistema dunale (importante contro l’erosione della spiaggia), percorsi ciclo pedonali nel lungomare, il coinvolgimento dei gestori di baretti e stabilimenti nella erogazione di servizidi interesse pubblico.Tutti presupposti», conclude, «per una spiaggia che non sia “usa e getta”, così come auspicato dalla stessa commissione Urbanistica durante il lavoro di questi ultimi mesi». La decisione non soddisfa i tecnici. «Gli interventi non sono sufficienti», denuncia Giovanni Tilocca, geologo, «anche perché siamo in totale di conoscenza sistemica di tutte le coste sarde. Non sappiamo cioè se questi fenomeni bollati come “erosione” siano stagionali o strutturali. Tuttavia», conclude, «nel caso in cui l’erosione venisse accertata si renderebbe necessaria un’attività costante di manutenzione ordinaria del profilo della spiaggia e della movimentazione di sabbia dal mare verso terra ». Tuttavia, i tempi per il pul, saranno ancora lunghi. Per l’approvazione definitiva ci vorrà almeno un altro anno. «Ritengo molto positivo», aggiunge ancora Scano, «che si sia scelto di percorrere senza indugio la strada dellaVas (valutazione ambientale strategica). Questo significa garantire al processo decisionale la giusta partecipazione di cittadini, enti e attori interessati. Si sta programmando», conclude, «il futuro del Poetto e dei litorali cagliaritani: contesti delicati che necessitano di una attenzione speciale alle questioni ambientali ».Le prossime fasi da affrontare per arrivare all'approvazione sono: la comunicazione ufficiale alla Provincia dell'avvio delle procedure per la redazione del pul e della valutazione ambientale strategica (Vas), la redazione del documento di scoping, l'elaborazione del rapporto ambientale, con la definizione degli obiettivi specifici del pul; l'adozione del piano da parte del consiglio comunale. Poi, l'attività di informazione sui contenuti del pul, la fase di partecipazione, l'acquisizione del parere da parte delle autorità competenti e, infine, l'approvazione. Ci vorrà un anno in tutto. E senza il pul i nuovi chioschetti non potranno risorgere. Per garantire i servizi sulla spiaggia al Comunesi sta pensando a installare gazebo in legno amovibili, sulmodello di quelli che si trovano negli stabilimenti balneari.