Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Pronti a farci arrestare, da qui non andiamo via»

Fonte: Sardegna Quotidiano
9 novembre 2011

 I ricciai

 

UN CHIOSCO DI RICCI Gli operatori pronti a dare battaglia

LA POLEMICA Banchetti lungo il litorale quartese, ma i vigili impongono lo sgombero Gli operatori: li affronteremo

Riparte la guerra dei ricciai. «Siamo disposti a rischiare tutto, da qua non ce ne andiamo, a costo di farci portare via in manette»: Adriano Pandolfi è l’ex proprietario di “Riccioma - nia”, uno dei chioschetti demoliti due anni fa sul lungomare di Quartu. In questi giorni, alcuni ricciai hanno allestito le bancarelle al posto dei chioschi che sono stati demoliti, ma ieri hanno ricevuto l'avviso da parte dei vigili urbani: «Togliete tutto altrimenti sequestriamo merce e bancarelle», è stato l’ultimatum. Ma loro non ci stanno. Dal primo novembre è iniziata la stagione dei ricci, che si concluderà a maggio. E insieme alla stagione, sono iniziate le rogne per i pescatori abusivi e no, di Cagliari e hinterland, che aspettano questi mesi per lavorare. Ma, da quest'anno devono fare i conti con un’applicazione rigida delle norme: non si può più vendere il prodotto in strada e tanto meno somministrarlo. Il comune di Cagliari attrezzerà dodici chioschi nell'area di Su Siccu, ma non prima della fine del mese. Qualche posteggio è libero al mercato di San Benedetto e Sant'Elia, e già da una settimana è disponibile una sala al mercato ittico dove pulire i ricci e confezionare la polpa in condizioni igieniche regolari. Il comune di Quartu, sta pensando di attrezzare proprio le aree dove prima c'erano i chioschi, ma il progetto non si è ancora concretizzato. «Abbiamo chiesto l'autorizzazione al comune di Quartu», ha detto Pandolfi, «però mi hanno detto che bisogna aspettare, ma noi abbiamo bisogno di lavorare adesso. Per questo da faremo una manifestazione di prepotenza, ci mettiamo lì con tutti i pescatori e battaglieremo», ha aggiunto il pescatore, «il sindaco Contini ci aveva promesso che avrebbero risolto il problema dei nostri chioschi, e invece siamo ancora in queste condizioni»

. M.M.