VENERDÌ, 12 SETTEMBRE 2008
Pagina 1 - Cagliari
Colle di Tuvixeddu. La commissione comunale all’Urbanistica e ambiente discute l’accordo di programma
Tavolacci (Udc): «La magistratura ha bloccato solo l’area delle fioriere»
--------------------------------------------------------------------------------
CAGLIARI. Tuvixeddu approda in consiglio comunale o, meglio, in quella fase di attività assembleare rappresentata dalle commissioni. Oggi in quella all’Urbanistica si parlerà del colle che ospita la necropoli punico romana più ampia del Mediterraneo. Mercoledì scorso c’è stata la riunione del Comitato di vigilanza dell’accordo di programma, stipulato nel 2000 tra Regione, Comune e Coimpresa, e che dal gennaio del 2007 è oggetto di contenzioso da parte dell’attuale governo della Sardegna. Quest’ultimo è intervenuto sulla base del Codice Urbani, la legge nazionale che norma i beni culturali e inserisce anche il concetto di bene paesaggistico come valore culturale, non commercializzabile. Il Tar e il Consiglio di Stato, però, hanno rilevato, nell’azione legislativa intrapresa della giunta regionale (che aveva esteso il vincolo di inedificabilità a tutto il colle), gravi errori di procedura e di sostanza. Irregolarità che hanno portato all’annullamento delle determinanzioni volte alla tutela integrale del colle. Così si è tornati all’accordo del 2000 che prevede un intervento di riqualificazione urbana che si articola in un parco archeologico naturalistico di ventitre ettari, in una nuova viabilità e, in un’altra parte del colle (a lato di via Is Maglias), in una lottizzazione di circa quattrocento appartamenti. Recentemente, infine, la Regione ha riavviato l’iter per la ricostituzione della commissione al Paesaggio (l’unica che può motivare l’ampliamento del vincolo sul colle) e ha approvato il provvedimento urgente di blocco dei lavori (per novanta giorni) su tutto Tuvixeddu.
Durante l’incontro del Comitato di vigilanza la Regione ha chiesto la rimodulazione dell’accordo di programma e la Coimpresa che venga ripristinato il diritto (a seguito delle sentenze) senza negare, però, la possiblità di ascoltare le eventuali proposte della Regione. Mentre il sindaco Emilio Floris ha chiesto che qualunque decisione sia presa in modo condiviso. L’amministrazione municipale, in particolare, è interessata alla realizzazione del parco, appaltato dal Comune. L’intervento era poi stato bloccato dalla magistratura e, tutt’ora, una minima parte (legata alle fioriere) è ancora sotto sequestro. «Quel che noi vogliamo capire - sottolinea Massimiliano Tavolacci (Udc, presidente della commissione all’Urbanistica) - è che fine fa il parco e che implicazioni ha e avrà il dialogo, che la Regione dice di voler instaurare, in rapproto alla situazione? A noi interessa che l’area protetta si realizzi». Che la Regione «raggiunga un accordo coi privati su Tuvixeddu è importante - precisa Marco Espa (consigliere comunale e regionale del Pd) - bisogna che tutti siano responsabili e la smettano di “gufare” contro il raggiungimento di un’intesa». (r.p.)