STAMPACE. Nel Corso
La palazzina diroccata all'angolo tra Corso Vittorio Emanuele e via Maddalena deve la sua notorietà non certo per la sua bellezza o magari per lo stile architettonico. L'immagine non è presente nelle cartine promozionali che vengono distribuite ai turisti quando arrivano. È tristemente conosciuta perché è uno dei simboli del degrado che la città non può nascondere. Il “Castello Sorcesco”, la casa dei topi, è lì da decenni e il nome messo dai residenti del quartiere lascia poco all'immaginazione su quali siano i frequentatori abituali. Nell'ultimo anno il Comune - proprietario dell'immobile - ha cercato di venderlo per una cifra che si aggirava intorno ai 400 mila euro: non è arrivata alcuna offerta per questo rudere, ormai «popolato da centinaia di ratti», come raccontano i commercianti della zona.
LA STORIA Alla fine degli anni '60 il Comune decise di comprarlo con l'idea, così recita l'atto, «di allargare il sedime stradale nella via Maddalena». Insomma, la strada sarebbe cresciuta per poter facilitare il passaggio delle auto anche questo tratto e non solo quello che da via Mameli porta in piazza del Carmine. Non se ne fece nulla. «Ci facessero un giardino», «ci facessero davvero una strada»: non mancano i consigli, appesi al portone d'ingresso, dei residenti nella zona. Per ora, invece, continua a essere solamente la casa dei sorci e un lurido gabinetto a cielo aperto.
Daniele Gamberini