Le proposte di due associazioni culturali per salutare il 2012
No ai big, tre piazze e sui palchi artisti sardi
Basta con i grossi nomi, il Capodanno deve essere all'insegna dei musicisti locali. A sostenerlo sono due associazioni, Roots e Abeschida, che hanno inviato la loro proposta all'amministrazione comunale. Gli operatori culturali sottoscrivono la scelta del Comune di non commissionare più spettacoli ad agenzie attraverso l'affidamento diretto. E, tenendo conto della scarsezza di fondi, propongono di utilizzare, per salutare l'arrivo del 2012, produzioni locali, capaci, comunque, di garantire spettacoli di qualità.
Roots e Abeschida suggeriscono, inoltre, di abbandonare l'idea del palco principale per fare, invece, spazio a tre piazze che verrebbero, in questo modo, valorizzate dall'evento.“Ogni palco”, scrivono nella loro proposta, “sarà caratterizzato da una differente proposta artistica e da una scaletta adeguatamente studiata, in grado di consentire allo spettatore di fruire di un continuum musicale, come già accade nell'ambito delle più grandi ed apprezzate manifestazioni musicali italiane ed europee”. In ogni palco, si dice, verrebbero accolti dieci artisti o band. E le tre piazze dovrebbero essere collegate tra loro da isole pedonali. Per il tradizionale spettacolo pirotecnico, invece, si dovrebbe utilizzare il molo Ichnusa.
Proponendosi come organizzatori dell'evento, Roots e Abeschida mettono a disposizione anche le loro strutture per la promozione.